Lettere/di P L Arena

Caro Direttore,

“come dinno tutti”, nella vita, così come in politica, per essere credili ed autorevoli bisogna essere coerenti con i propri principi, i propri valori e i propri convincimenti. Anche perché c’è chi ha dato la vita per difendere i propri ideali. Se poi per difendere la propria poltrona si è disposti a rinunciare ai propri valori, allora “ccoi i fierri e bbane” direbbe un sommo poeta fiorentino.

Ho fatto questa premessa richiamando alcuni “passaggi satirici” e mai offensivi (la satira non è mai offensiva) scritti dal dott. Marco De Matteis in un suo articolo di poco più di un anno fa (https://www.ilsedile.it/galatina-marco-de-matteis-le-istituzioni-si-rispettano-anche-con-luso-corretto-della-lingua-italiana-la-satira-non-credo-abbia-un-solo-colore-politico/) nel quale, rispondendo a un articolo dei consiglieri di opposizione (https://www.ilsedile.it/galatina-laddetto-stampa-del-sindaco-sogna-un-sindaco-diverso-dal-suo/), difendeva a spada tratta le istituzioni che, secondo il suo nobile pensiero, “si rispettano anche con l’uso corretto della lingua italiana.

Le Istituzioni si rispettano sempre e comunque e chi è chiamato a sedere sui banchi che rappresentano Galatina e i galatinesi non può dire “Roba de asilo”. A livello di principio, nulla da eccepire.
Ora, alla luce di quanto avvenuto in un consiglio comunale (forse il penultimo), con i diversi “attacchi a livelli personali” tra componenti la maggioranza e la minoranza, e alla luce del nobile pensiero condiviso con i cittadini galatinesi, vorrei chiedere al dott. De Matteis, che sicuramente conosce molto bene volti e voci di coloro che siedono in consiglio comunale:

  1. Se sa dirmi, perché io non riesco a riconoscerlo, chi ha pronunciato la frase incriminata “Che pezzi di…”, che si sente nel video pubblicato in questo articolo https://www.ilsedile.it/galatina-consiglio-comunale-volano-gli-stracci-spettacolo-deprimente-clima-da-caccia-alle-streghe-e-sindaco-fuori-sintonia/;
  2. Se ritiene che le Istituzioni siano state violate da chi ha pronunciato quella frase;
  3. Se ritiene che chi ha pronunciato quella frase debba dimettersi considerato quanto da lei scritto nel suo comunicato;
  4. Se ritiene che debba chiedere pubblicamente scusa ai cittadini e ai destinatari di quella frase, “a meno che l’espressione “Pezzi di…” non abbia “un significato che in questo momento io non riesca a cogliere. Limite mio, in quel caso”;
  5. Se ritiene una mossa strategica politicamente vincente e di elevato livello politico l’accordo tra l’attuale maggioranza e un ex componente dell’opposizione ora tra le file della maggioranza.
  6. Perché nulla ha detto su quanto avvenuto in consiglio comunale?

“A prescindere tutto”, non mi pronuncio sul silenzio dei candidati sindaco, che ritengo un fatto altrettanto grave quanto le frasi dette in consiglio comunale. Non abbiamo bisogno di sindaci che per solo tornaconto politico, in previsione di un eventuale ballottaggio, rinunciano a pronunciarsi su quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale. Abbiamo bisogno di Sindaci con la “S” maiuscola, che abbiano il carattere e la forza di parlare, anche quando questo può sembrare scomodo, e non nascondersi dietro la paura dell’opportunismo politico. Di strategie politiche ne abbiamo abbastanza.
Caro dott. De Matteis, può gentilmente rispondere a tutte le mie domande entro questo fine settimana? Lo chiedono i cittadini, lo chiede la coerenza. Perchè la satira va bene, ma la morale, o finta tale, no.