Cronaca/ di p.z.

Non è la prima volta che succede e si conosce anche quali spesso siano le conseguenze.

Nel luglio del 2019 l’Amministrazione comunale ha proceduto alla pubblicazione sul Mercato Elettronico della P.A. di una Richiesta di offerta finalizzata al “Potenziamento dell’offerta complessiva dei servizi per i bambini che frequentano l’Asilo Nido Comunale “G. Rodari” per la durata di 10 mesi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Importo complessivo della gara € 264.304,12 compresi oneri, imposte ed I.V.A., a lordo dell’eventuale compartecipazione derivante dalle rette e pari ad € 46.320,00 importo sul quale andava presentata l’offerta al ribasso.

Alla scadenza del termine, fissato per le ore 22.00 del 01.08.2019, sono pervenute 5 offerte: la EGLE, Società Cooperativa Sociale di Martano, la ELPENDÙ, Consorzio tra Cooperative Sociali, con sede legale a Mola di Bari, la GENSS Cooperativa Sociale, con sede in Monteroni di Lecce, e la RAGGIO DI SOLE, Società Cooperativa Sociale Onlus di Afragola (Napoli).

Il 9 agosto la Commissione di gara ha proceduto all’apertura delle buste e sulla base dei punteggi riportati ha riscontrato che l’offerta presentata dalla concorrente Egle in RTI Girasole, prima classificata, risultava anomala.

Per facilitare l’intepretazione del significato di offerta anomala riportiamo la definizione dell’ANAC : ” Per offerta anomala si intende un’offerta anormalmente bassa rispetto all’entità delle prestazioni richieste dal bando e che, al contempo, suscita il sospetto della scarsa serietà dell’offerta medesima e di una possibile non corretta esecuzione della prestazione contrattuale, per il fatto di non assicurare all’operatore economico un adeguato profitto”.  

Come previsto dal bando di gara è stato demandato al RUP, dott. Teresa Bianco, la verifica dell’anomalia e dopo aver ascoltato le giustificazioni addotte dalla Egle stranamente ha ritenuto congrua l’offerta ed ha formulato la proposta di aggiudicazione alla Cooperativa Egle che pertanto è risultata aggiudicataria con il punteggio complessivo di 89,41/100 per via di un ribasso del 51,05 %.

Non è la prima volta che vengono aggiudicate gare con ribassi da capogiro o anomali per dirla secondo legge. In passato la vicenda è giunta in discussione anche nell’aula consiliare. Si chiedeva in sintesi, tramite interrogazione, quali controlli venissero effettuati dall’Amministrazione per verificare l’applicazione delle clausole contrattuali previste dal bando di gara per il personale dipendente delle aziende gestori di servizi pubblici.

La risposta, poco ortodossa per la verità, fu che non è compito dell’Amministrazione ne dell’ATS verificare come e quanto l’azienda corrisponda economicamente e sindacalmente ai propri dipendenti perchè cosa di esclusiva pertinenza della gestione aziendale.

La cosa naturalmente non corrisponde al vero perché il capitolato di appalto per un servizio pubblico affidato in gestione contempla precise disposizioni per il trattamento economico e sindacale dei lavoratori dipendenti che spesso e volentieri vengono disattese dal datore di lavoro.

Sono conseguenze inevitabili sopratutto quando si lasciano passare ribassi anomali perché come afferma l’ANAC : “ suscita il sospetto della scarsa serietà dell’offerta medesima e di una possibile non corretta esecuzione della prestazione contrattuale, per il fatto di non assicurare all’operatore economico un adeguato profitto