Cronaca/Politica/di Comunicato Stampa dei consiglieri comunale Tundo Vito Albano e Pierantonio De Matteis.

E’ argomento di questi giorni in città l’intervento programmato dall’Amministrazione per il restauro e la messa in funzione dello storico orologio in un contesto generale di restauro e riqualificazione della Torre Civica in via Vittorio Emanuele II i cui lavori, finanziati interamente dal GAL senza nessun aggravio sulle casse comunali, sono giunti a conclusione e i locali si apprestato ad ospitare l’Ufficio di Informazione Turistica.

L’attenzione e la volontà di fare le cose nel migliore di modi è evidente; l’amministrazione del Sindaco Marcello Amante ha incaricato il Dirigente ai LLPP, Arch. Nicola Miglietta, di curare il progetto e la direzione dei lavori in perfetto accordo e sintonia con la Sovrintendenza per i beni culturali di Lecce.

Se i lavori di ristrutturazione dell’immobile sono stati affidati alla ditta Nicolì SpA, specializzata nel settore con un’esperienza a valenza internazionale (peraltro in città ha curato il restauro della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria), l’intervento sull’orologio posizionato nella parte alta della torre è stato affidato ad un’azienda altrettanto specializzata, Bellucchi Echi e Luci Srl, che da sempre interviene e recupera in tutta Italia orologi dalla particolare valenza storica.

Comprendiamo alcune preoccupazioni di chi ben comprende l’unicità del nostro orologio e ne teme una potenziale snaturalizzazione che potrebbe svilire il suo valore “storico” ma possiamo senza alcun dubbio rassicurare costoro: non è prevista nessuna manomissione del meccanismo, non lo volevamo e non lo avremmo permesso. All’ingranaggio, che ripetiamo non sarà modificato, sarà integrato un sistema di carica automatica che permetterà all’orologio di segnare ininterrottamente le sue ore senza la necessità di un intervento umano quotidiano. Abbiamo chiesto peraltro alla ditta del Cav. Bellucchi la possibilità di poter disinserire tale sistema automatico per poter riassaporare il sapore dell’antica carica manuale in qualsiasi momento lo si voglia.

La struttura meccanica con i suoi pregiati “ingranaggi e meccanismi” è a tutt’oggi nella sua naturale allocazione e non è previsto nessun spostamento in altro luogo. Ogni intervento sarà effettuato in loco e pertanto l’orologio non abbandonerà mai la sede della Torre Civica.

Discorso a parte va fatto per il quadrante in cristallo, anch’esso di valenza storica ma che risulta essere rotto in tre parti (e le foto allegate lo evidenziano) e, pur intervenendo con un’azione conservativa di restauro, i tecnici e la Sovrintendenza considerano potenzialmente pericoloso il suo posizionamento nella sede originaria. La scelta dell’Amministrazione, che non può disattendere tali indicazioni, è quella di sostituire il quadrante con altro nuovo, sempre in cristallo, dando indicazioni affinché il quadrante storico sia, una volta messo in sicurezza, posizionato ed esposto nel locali della medesima Torre Civica.

Nessun allarmismo quindi, l’Amministrazione è ben consapevole dell’importanza, della necessarietà e della delicatezza di questo intervento di restauro e meccanizzazione, da aver impiegato le sue migliori energie e competenze per intervenire laddove ci avevano provato in molti negli ultimi decenni. Infatti, una delibera di giunta del lontano 1981 che dava indicazioni in tal senso è agli atti del Comune con la firma del Sindaco Beniamino De Maria, ma riteniamo di poter affermare che questa volta l’orologio della Torre Civica di Galatina tornerà a scandire il tempo per i galatinesi, grazie al pragmatismo e alla concretezza dei fatti del Sindaco Marcello Amante e di questa amministrazione.