Sui lavori in viale Don Bosco è tutto regolare.. anche i ritardi ed i subappalti. Cartelle esattoriali Consorzi di Bonifica…l’Amministrazione ha i suoi tempi.
Cronaca/di p.z.
I lavori del Consiglio comunale, lo si sapeva già, avrebbero tratto vivacità solo dalle interrogazioni consiliari e dalle Comunicazioni del Sindaco. Il resto erano atti quasi dovuti.
Sugli umori del Consiglio hanno sicuramente inciso, e non poco, gli avvenimenti di questi ultimi giorni quali la richiesta di un Consiglio comunale tematico sulla gara per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani (accolta con scarso entusiasmo dalla maggioranza e poi respinta) e l’abbandono da parte di alcuni consiglieri di minoranza (forse per reazione alla ritrosia della convocazione del Consiglio coattto) dei lavori della conferenza dei capogruppo riunita per stabilire l’ordine del giorno dei lavori consiliari.
Come previsto le comunicazioni del Sindaco riguardavano la gara di cui parlavamo prima. Un tentativo di bypassare la richiesta della convocazione del Consiglio tematico? Forse si o forse no! Il sindaco nel suo intervento ha ripercorso le vicende che hanno caratterizzato l’ultima tappa. Evito di riportare il suo lungo excursus avendo più volte illustrato i fatti su queste pagine. Mi soffermo invece sulla notizia eclatante riferita dal Sindaco.
Ricordate quel detto: “tra i due litiganti il terzo gode?” Bene è successo proprio questo.
Il Sindaco ha infatti informato di essere venuto a conoscenza che dovrebbe essere dichiarata vincitrice della gara la terza classificata, la TecnoService.
“Venerdì il Dirigente e il Rup della SUA della Provincia di Lecce – ha detto – hanno provveduto ad escludere dalla gara dei rifiuti sia l’Ecotecnica che la Monteco: questa è la novità dell’ultima ora”.
Ed ora? Ora quasi certamente il tutto si sposterà nelle aule dei Tribunali e non saranno più quelli amministrativi. Dopo tre anni e mezzo di gara, costellati da incredibili assurdità e leggerezze, questo è il risultato.
Si è poi passati alle interrogazioni. La prima aveva per oggetto il Circolo Cittadino Athena. La vicenda la conoscete già, la domanda dei sei consiglieri firmatari dell’interrogazione verteva su quali fossero le iniziative che l’Amministrazione intende intraprendere per venire incontro all’esigenza di una sede per l’attività istituzionale del Circolo, attualmente in difficoltà economica, affinché non fosse disperso quel patrimonio culturale che ha rappresentato e rappresenta per la città.
Hanno fatto leggere il compitino scritto all’assessore Mauro secondo cui “concorderemo tutti – ha affermato – che l’aggregazione ricreativa vera e propria fatta per esempio di incontri in cui il tempo trascorre tra qualche partita a carte, a biliardo o qualche torneo di bridge non si possa ritenere di interesse sociale in senso allargato“.
Sicuramente l’assessore Mauro avrà dimenticato la sua partecipazione, nel 1990, al concorso nazionale di poesia organizzato dal circolo Athena in cui egli fu anche premiato, come esponente locale, con un premio in denaro. Avrà dimenticato anche il “Filo di Aracne” ed avrà dimenticato anche tanto altro.
Avrà anche dimenticato, per esempio, che sul circolo Athena i giochi a cui fa riferimento sono esercitati solo nei minimi consentiti ed al solo fine di trarre risorse per mantenere in vita le manifestazioni culturali di cui il Circolo è promotore pur non avendo mai avuto a propria disposizione, come qualche altra associazione da lui ben conosciuta, il godimento gratuito di una stanza all’ex Monastero delle Clarisse, un’altra in via Montegrappa (zona servizi sociali) pur svolgendo attività principalmente di lucro. Poi se vuole potremo anche parlare delle attività commerciali svolte stabilmente da altri nei locali della Pro Loco e se vuole anche di tanto e di più.
Non avrà di sicuro dimenticato il rifiuto alle sue insistenze da parte della Redazione del “Filo di Aracne” a pubblicare sue poesie sul “Filo di Aracne”. Almeno un po di vergogna per ciò che ha detto mi auguro riesca a provarla.
Alla seconda interrogazione, lavori di messa in sicurezza del manto stradale di viale Don Bosco, presentata dai consiglieri di minoranza ad eccezione di De Pascalis e letta dal consigliere Pulli, ha risposto l’assessore Tundo con un lunghissimo intervento con il quale non ha chiarito nulla sull’oggetto principale della interrogazione. Perché se la premura dell’invito rivolto ad una sola ditta per presentare un’offerta è stata motivata con ragioni di urgenza per l’inizio dei lavori entro il 15 settembre 2020 (pena la perdita del finanziamento) il tutto è stato poi fatto slittare ai primi giorni di gennaio 2021? E perché la ditta appaltante ha affidato lavori in subappalto per i quali non aveva dichiarato nei tempi dovuti di volersi avvalere?
Alla prima domanda non è stata data nessuna risposta tranne il solito excursus cronologico già ben conosciuto. Dei 90 giorni di ritardo, rispetto all’urgenza, nessun chiarimento. Sul secondo interrogativo la risposta è stata che per urgenze ed imprevisti è possibile in corso d’opera autorizzare queste varianti. Bontà sua!
Infine i Consorzi di Bonifica (Arneo ed Ugento li Foggi) e le intimazioni ai cittadini del pagamento di tributi non dovuti. Anche in questo caso ha risposto l’assessore Tundo. Ha informato che l’Amministrazione, e lei stessa in prima persona, ha incontrato i dirigenti dei Consorzi ed ha ottenuto l’impegno dell’apertura di uno sportello in loco per offrire ai cittadini la possibilità di avere spiegazioni senza doversi spostare ad Ugento o a Nardò.
La replica di De Pascalis ha evidenziato come il problema avrebbe potuto e dovuto essere affrontato già da tempo non essendo certamente nato negli ultimi giorni ed oltretutto trattasi di richieste inique perché servizi non offerti e di cui i Consorzi chiedono abusivamente soldi ai cittadini.