Cronaca/di p. z.

Chi abbia seguito i lavori del Consiglio comunale di martedì 25 febbraio 2025 credo abbia ricavato la mia stessa sensazione: “tutto ha un prezzo basta stabilire il quantum”.

Mi riferisco all’argomento relativo alla produzione di batterie da parte della della Helios 12 sul territorio di Galatina. Vere tante cose sostenute dalla maggioranza. Vero che esiste una legge sovracomunale che ha predisposto i criteri di ubicazione di detti opifici sul territorio regionale.

Vero che potrebbero essere battaglie perse in partenza, anche se qualche dubbio in merito resta. Vero che aver venduto per 600.000 euro il silenzio e l’assenso all’impianto delle aziende Helios, come dichiarato dalla maggioranza, è stat una resa con l’onor delle armi e che questi fondi potranno essere utilizzati per altre esigenze cittadine.

Tutto vero se non ci si dimenticasse, però, spesso che l’Amministrazione comunale oltre alla via istituzionale per certi versi può ed a volte deve ricorrere e percorrere la via politica.

Quella via che tanti sindaci di buona volontà percorrono raccogliendo il consenso dei comuni vicini e tutte le espressioni di associazionismo e volontariato operanti sul territorio.

Di tutto ciò nulla, anzi un consigliere di maggioranza (il solito) ha respinto la cosa inquadrandola come un ipotetico tentativo di sobillazione delle masse popolari contro le istituzioni gerarchicamente superiori.

A parte il consigliere di minoranza Marcello Amante che ha sollevato le varie problematiche connesse al territorio ed all’ambiente con la continua invasione e consumo del territorio nessuno ha sollevato il benché minimo problema su questo aspetto della vicenda.

Nessuno si è chiesto chi fosse questa Helio12. Nessuno si è chiesto come mai una srl con un capitale sociale di 10.000 euro possa impegnarsi sul nostro territorio a realizzare impianti che richiedono notevoli investimenti economici e che deturperanno ben 240.000 mq del nostro territorio.

Nessuno si è chiesto chi ci fosse dietro questa azienda che ha quale rappresentante legale un Koreano, con cittadinanza Koreana e sede legale in Spagna.

Nessuno si è chiesto se i materiali di nuova generazione usati per produrre batteria sono classificati quali materiale nocivo e soprattutto pericoloso in quanto infiammabili e soggetti ad esplosione in caso di alte temperature.

Ma ciò che è ancora più grave e che le Società del gruppo risultano a tutt’oggi essere inattive. Può una Società inattiva chiudere contratti con una pubblica amministrazione?

Un siparietto a parte lo ha offerto l’assessore Spoti il quale chiedendo la parola al Presidente del Consiglio per replicare ad un appunto rivolto dal consigliere Amante sul consumo del territorio pensa bene di fargli notare che non sarebbe stato dissimile il comportamento della sua Amministrazione nel caso Entosal. Come dire voi avete fatto così perchè noi dovremmo fare diversamente?

Ora probabilmente, la cosa sarà sfuggita anche al Presidente del Consiglio, un assessore non è un consigliere comunale. La sua presenza in Consiglio è giustificata solo ed esclusivamente per apportare, se richiesti, chiarimenti e delucidazioni tecniche sugli argomenti all’ordine del giorno. Il resto è compito e competenza dei soli consiglieri comunali.