Cronaca/di p.z.
Sono sempre più numerose le segnalazioni che da un po’ di tempo giungono in Redazione per documentare lo stato di disfacimento del manto stradale ricostruito solo poche settimane fa.
Su via Emilia, (prima foto a sinistra) si potrebbe giocare a golf. Le buche ci sono già. Per gli abitanti di via Emilia, poi, a proteste si aggiungono proteste perché quella strada è stata già oggetto di segnalazioni, anche su queste pagine, per via dello scivolo del garage di un’abitazione che si addentra per circa mezzo metro all’interno della carreggiata stradale.
A distanza di mesi dalla segnalazione tutto è fermo allo stato primitivo perché il rispetto della legalità, per chi lo deve far rispettare e per chi deve rispettarlo, pare proprio sia un optional in questa città.
Eppure leggiamo spesso, soprattutto da parte dell’assessora di Nohaltri, di continui sopralluoghi a fini ispettivi, di opere già previste nei rispettivi capitolati d’appalto e quindi tutti tranquilli, salvo poi, alla resa dei conti, accorgerci che forse una bitumazione a regola d’arte non era prevista.
Da via Emilia basta poi spostarsi in prossimità dell’ex Tribunale e si può notare ad occhio nudo lo sgretolamento del manto stradale nelle attigue via Ischia, via Abruzzo, via Giulia etc. Ma il Rup (Responsabile Unico del Procedimento) dov’era? Chi ha certificato l’esecuzione a regola d’arte dei lavori? Il direttore dei lavori ha mai messo naso sulla qualità dei materiali utilizzati dall’impresa?
In alto, seppur parziale, potete “ammirare” un significativo servizio fotografico da cui cari lettori potete trarre le vostre conclusioni sperando inoltre che quelle foto servano anche a far vergognare un po’ di gente e faccia muovere il loro statico fondo schiena dalle sedie e provvedere alla riparazione del procurato danno ed alla eliminazione degli abusi in via Emilia ricordando che su quello scivolo sporgente due bambini hanno già rischiato la rottura dell’osso del collo.