Fortunatamente il crollo è avvenuto presumibilmente di notte. Nessun danno alle persone, recintata la zona.

Cronaca/di Redazione

Si direbbe che Galatina sia diventata una città estremamente pericolosa per i pedoni. Come se non bastassero gli incidenti nel centro cittadino ora anche in quello che dovrebbe essere il posto più tranquillo di questa terra sta diventando pericoloso.

Per fortuna è andata bene forse soltanto perchè il crollo deve essersi verificato in un momento in cui il cimitero era chiuso al pubblico e sicuramente, anche se mancano certezze, deve essere successo durante la notte il che ha permesso che non si verificassero danni fisici alle persone. Accorrere sul luogo dell’incidente, prendere atto di quanto successo e mettere in sicurezza la zona transennandola sa tanto di staccionata ricostruita dopo che son scappati i buoi. Farsene una rappresentazione di efficienza politica sui social roba da autoipnosi politica.

I controlli, la prevenzione, dove stanno? Non esime da colpe, anzi le convoglia e le amplifica il fatto che trattasi di una struttura privata.

Il crollo ha interessato l’esterno di una cappella funeraria. Una grossa lastra dell’intonaco cementizio si è staccata dal frontespizio e si è infranta frantumandosi.

La zona ora è stata ora recintata con transenne per impedire il passaggio alla gente che numerosa in questi giorni frequenta il cimitero ed anche perché tutto lascia presagire, osservando la superficie rimasta scoperta dopo il crollo, che il pericolo di altri distacchi possano succedere.

Resta il fatto che quasi difficilmente lo stacco dell’intonaco sia potuto succedere senza che vi sia stato qualche segno visivo premonitore tipo rigonfiamenti, crepe o effetti similari. Una rivisitazione tecnica, principalmente delle costruzioni meno recenti, andrebbe necessariamente rifatta e ciò vale sia per gli uffici tecnici comunali che per i privati, principalmente per i primi essendo il privato spesso refrattario al rispetto delle regole.