Cronaca/di p.z.
Sempre più difficile riuscire a capire con quale logica vengano conferiti incarichi e soldi pubblici da questa Amministrazione. Difficile capire anche con quale logica vengano effettuati i dovuti controlli da parte degli Uffici preposti.
In altri tempi vi era quanto meno una regola abbastanza rigida. Prima bisognava rendicontare e poi veniva emesso il relativo mandato di pagamento.
Oggi è saltato anche quello. Prima si danno i soldi e poi si chiede la rendicontazione. Esattamente quello che è successo con Futuramente nella sua veste di soggetto attuatore della rassegna Cuore Scalzo.
Un paio di giorni prima del conferimento dell’incarico l’Associazione è stata registrata all’Albo comunale delle Associazioni, qualche giorno dopo è stata fatta riunione di Giunta con relativa delibera di conferimento dell’incarico. Non contenti di aver osato tanto si sono spinti anche oltre ed hanno deliberato di anticipare 6.500 euro cash dei 13.000 complessivi deliberati per l’incarico.
Come se non bastasse a dicembre 2019 inoltrato, nell’ufficio competente non vi era ancora alcuna traccia di rendicontazione. Finalmente su pressione del consigliere De Pascalis è giunta l’11 dicembre negli uffici del SUAP la rendicontazione sull’utilizzo che Futuramente avrebbe fatto dei 13.000 euro in oggetto.
A compendio delle singole voci di uscita vi era inserito un curioso rendiconto economico finanziario. In esso venivano riportate in entrata 6.755 euro ed in uscita 13.486.
Chi tra di voi lettori ha una minima conoscenza di elementi di contabilità sa benissimo che entrate ed uscite di somme di denaro sono le voci che interessano la cassa o la banca. Qualora si tratti di entrate e/o uscite future non è la cassa ad essere interessata bensì il conto creditori e/o debitori diversi (che si spera paghino o siano pagati).
Il motivo di questa premessa è spiegato con il fatto che dei 13.000 euro che Futuramente porta come uscite soltanto 6.500 euro sono effettivamente tali. Gli altri 6.500 sono lavori o servizi commissionati e non pagati e che, stranamente, gli uffici preposti hanno accettato la sola fotocopia delle fatture come fosse una prova probante di un impegno di spesa assolto.
Insomma una rendicontazione omissiva degli estremi di pagamento di ogni singola voce di spesa era stata presa per buona senza che venisse effettuato alcun controllo sull’effettivo pagamento di quanto prodotto in rendicontazione.
Tutto ciò lo si deduce da una successiva documentazione datata 14 gennaio 2020 che l’Ufficio competente ha dovuto chiedere a Futuramente su insistenza sempre del consigliere De Pascalis, che con una nuova richiesta di accesso agli atti aveva chiesto gli fossero forniti gli estremi dei movimenti bancari con cui fossero state pagate tutte le fatture inserite in rendicontazione.
Da questa ulteriore documentazione si evince che solo il 13 gennaio 2020 sono stati emessi i bonifici a favore dei soggetti creditori ed il giorno successivo (14 gennaio 2020) sono stati forniti gli estremi all’Ufficio SUAP che a sua volta li ha forniti al consigliere. Come dovevasi dimostrare.