Incarico assegnato con affidamento diretto e senza consultazione di più operatori economici.
Eventi/di p.z.
Per ogni estate che si rispetti non possono mancare nelle piazze cittadine pizzica e tamburelli in salse varie. Quando non bastano più le piazze cittadine si dissacrano immobili comunali destinati ad altri ben più nobili scopi.
Ho il taccuino colmo di eventi di tal fatta che gratuitamente ed a titolo vario si stanno, o saranno, effettuati gratuitamente in questi giorni in città. Trattasi nella stragrande maggioranza di corsi gratuiti di pizzica e tamburello a scopo didattico o di pura esibizione. Esibizioni amatoriali al di fuori dei circoli istituzionali.
Ci sta, invece, chi tamburelli, canti, violini e “zompettate” da pseudo invasate, lo fa per mestiere sfruttando un filone che tira e si fa pagare. Finché ci sta qualcuno che paga fanno anche bene a proporsi ed intascare anche se è un vero peccato che un fenomeno di ben altro spessore venga mercificato, banalizzato, ridotto ad un corso di scuola di danza di liscio, rock and roll e tuca tuca.
Nello specifico chi paga ci sta ed è l’Amministrazione comunale (meglio dire i cittadini). Ci sta anche chi per vie diverse riesce a proporsi ed ottenere quello che cerca (i soldi) e dunque il binomio si compone…e che festa sia.
La seconda componente del binomio è rappresentata dalla sig.ra Sabrina Sicara, Legale Rappresentante dell’Associazione “APULIA F.A.C.E.” con sede legale a Manduria (TA) in Via Silvio Pellico n.27, (a tal proposito è mai possibile che in città non ci sia nessuno in grado di insegnare quattro salti a qualche aspirante “pizzicarolo”?) che ha proposto (ben inteso casualmente e non invitata da nessuno) un corso di pizzica in quattro lezioni di quattro ore ciascuna nelle giornate del 20 e 29 luglio, 4 e 12 agosto 2021. nell’ambito della rassegna Cuore Scalzo.
L’Amministrazione comunale da sempre più propensa ad elargire prebende e compensi ai “forestieri” piuttosto che ai “paesani” ha accettato con entusiasmo la proposta ed ha stabilito (Determinazione n. 516 del 16/07/2021) di concedere in uso gratuito il Chiostro dell’ex convento delle Clarisse che nato per ben altri più nobili fini è stato ormai stato ridotto a “nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!» (Purgatorio, canto VI) .
In più hanno aggiunto un compenso complessivo di 2.200 euro + Iva. Naturalmente sempre con assegnazione diretta e senza consultazione di più operatori economici.