Cronaca/di Redazione
Nel 2023 con la D.G.C. n.44/2023, la Giunta comunale stabilì di
partecipare alla procedura di selezione per il conferimento alla Città di Galatina del titolo di “Capitale Italiana della Cultura” per l’anno 2027. Il Bando è di prossima pubblicazione.
Proseguendo nel tentativo di dare una maggiore visibilità alla città nonchè ad una valorizzazione del territorio e della cultura del territorio non solo inteso come possedimenti materiali ma, in senso più lato, anche quelli immatriali che pur non essndo scritti rappresentatano un bagaglio culturale identificativo della città.
Speranzosa, a torto o a ragione, di riuscire nell’impesa, con la Delibera n. 111 del 12/03/2024 al fine di valorizzare il tema del “Tarantismo” che, si legge in delibera, rappresenta una delle più importanti testimonianze del patrimonio locale immateriale, si appresta ora a procedere alla presentazione della candidatura della Città di Galatina all’iscrizione alla Lista Rappresentativa UNESCO per la Salvaguardia dei Beni immateriali.
Allo scopo di sostenere la predetta candidatura, è stato deliberato di procedere “alla costituzione di una solida rete di partenariato, mediante la sottoscrizione di appositi accordi con la Provincia di Lecce, con la Regione Puglia, con l’Università del Salento, con l’Associazione culturale Club Unesco per Galatina e la Grecìa Salentina, con la Fondazione “La Notte della Taranta” e con l’Istituto Diego Carpitella, costituito dai Comuni di Melpignano, Sternatia, Alessano, Cutrofiano e Calimera “per raccogliere, conservare e studiare il patrimonio culturale e artistico del Salento nelle espressioni della tradizione orale, nei documenti storici e nei beni architettonici, paesaggistici, di interesse archeologico ed etno-antropologico”
Qui si comincia a non capire più se la candidatura è della città di Galatina o del Salento.
In ogni caso per il ricorso all’ausilio di soggetti esterni all’Amministrazione dotati delle conoscenze specialistiche e tecniche in grado di supportare l’Ente nella predisposizione della documentazione di ricerca e studio che dovrà accompagnare il dossier di candidatura è stata stimata una spesa presuntiva di 20.000 euro che è stata impegnata nel bilancio dell’Ente.