L’Amministrazione Comunale con propria nota del 02 settembre 2024 ha dato il suo parere favorevole.

Cronaca/di pietro zurico

Ancora procedimenti autorizzativi in corso presso la Provincia per richieste di aumento del numero di tonnellate di rifiuti da trattare sulla zona industriale di Galatina. Questa volta è il turno della ECOM SA.

La Società, ha infatti in corso un procedimento autorizzatorio su un progetto di Variante per il trattamento di rifiuti speciali derivanti da codici EER: polveri, reflui, emissioni gassose, vettori d’infezione.

Trattasi di rifiuti provenienti dall’attività di selezione/lavorazione catalogati con codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) 191212. Nello specifico trattasi di Materiali filtranti proveniente dalle vasche di trattamento di acque meteoriche con codice CER 150202; soluzione acquose di scarto e fanghi provenienti dalle vasche acque di prima pioggia: codice CER 160101 o 161002 – 190803. E infine da R12 per ciascuna tipologia di rifiuti, con particolare accuratezza per quelli pericolosi per un totale di 40.000 tonnellate/anno. Mica bruscolini.

Che la ECOM faccia le sue richieste per permettere ai propri impianti di produrre al massimo della propria efficienza fa parte della sua pianificazione aziendale e massimizzazione del profitto.

Lascia perplessi, però, dover scoprire e constatare dagli atti ufficiali che una delle controparti (il Comune), che per contradittorio dovrebbe trovarsi sulla sponda opposta, certamente senza pregiudizi e pregiudiziali, non abbia di certo fatto fino in fondo il proprio dovere nel garantire e tutelare da eventuali pericoli per la salute dei cittadini e dell’ambiente.

Ed in ogni caso, che almeno fossero stati avvertiti e coinvolti i cittadini prima di emettere un parere, in scelte che non riguardano soltanto gli amministratori ma l’intera collettività, sarebbe stato il minimo sindacale. Lo richiede la disastrosa situazione sanitaria e ambientale in cui è ridotto il territorio e la salute pubblica a Galatina e dintorni.

Invece no, silenziosamente, come al solito all’oscuro di tutto e tutti, a firma del geom. Saverio Mengoli (Responsabile del Procedimento) e ing. Verona Alessandro (Funzionario di E.Q.) appare un documento della Direzione Programmazione Strategica e Lavori Pubblici avente per oggetto la trasmissione di parere relativo al provvedimento autorizzativo unico regionale relativo ad un progetto di variante sostanziale dell’impatto di recupero e smaltimento rifiuti ubicato nella zona industriale del comune di Galatina proponente ECOM.

Vista la documentazione integrativa – si legge nella nota– trasmessa dalla ditta Ecom (…) con le quali si riscontra quanto richiesto nella sopra indicata Conferenza dei servizi, si comunica, per quanto di competenza, il parere favorevole di questa Direzione al progetto Variante presentato dalla ditta Ecom snc così come integrato.

Ora, non si vuole mettere in dubbio la veridicità di quanto riportato nella documentazione della ECOM ma quale studio di parte (la nostra), in qualità di controparte, è stato fatto o fatto fare dai nostri due solerti funzionare per confrontare e valutare la veridicità di quanto dichiarato dall’azienda? Il giudizio di positività espresso è basato su dati scientifici ricavati da professionisti della materia oppure sulla fiducia o amicizia di qualcuno nei confronti dell’azienda? E perchè tale parere inviato alla Provincia non è stato firmato dalla Dirigente, dall’Assessore al ramo e dal Sindaco piuttosto che dai due funzionari? Avrebbero quantomeno dovuto metterci la faccia.

Di certo altre 40.000 tonnellate di rifiuti da trattare e lavorare in zona, buona parte composti da liquidi infiammabili, non saranno di certo il massimo della tranquillità né boccate di ossigeno puro per il territorio, l’ambiente e la salute dei cittadini. Se poi aggiungiamo Entosal, Macero Sud, Forenergy, Colacem, Salento Green etc non ci sta proprio da stare allegri, Galatina è un concentrato ambientale esplosivo ed ecco perchè stupiscono ancor più questi pareri concessi “a cuor leggero”.