Cronaca/Politica/di Anna Antonica candidata consigliere comunale coalizione Sandra Antonica sindaco.
Mi presento perché molti non mi conoscono. Sono nata a Galatina 57 anni fa e dopo aver frequentato l’innovativa scuola a tempo pieno del 2° Circolo Didattico e la storica scuola media G. Pascoli, che ora mi onoro di dirigere, ho proseguito il mio percorso scolastico al Liceo Classico P. Colonna.
Ho avuto la gioia di un bimbo durante l’ultimo anno del liceo, diventato immediatamente la mascotte del gruppo.
Ho continuato con caparbietà ed impegno a studiare, grazie al supporto della mia famiglia, di mio padre e di mia madre, iscrivendomi alla facoltà di Pedagogia presso l’Università di Lecce, rinunciando al mio progetto di studiare a Bologna, dove poi si sono laureati i miei due figli Mario e Francesco.
Sin dagli inizi si è profilata in me la passione di insegnare ai “bambini speciali” e così mi sono specializzata nell’insegnamento in favore dei minorati psicofisici e sensoriali. Nel 90 ho vinto i concorsi a cattedra per l’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia, scegliendo il ruolo di insegnante di sostegno. Al contempo, non ho mai smesso di studiare e mi sono laureata con il massimo dei voti in Pedagogia.
In quel periodo è ritornata la mia giovanile passione per la politica e ho frequentato il corso di formazione organizzato dal Prof. Rizzelli, che ci ha insegnato che la politica non è cosa sporca e che si può fare politica come servizio.
Grazie al mio ruolo di docente ho approfondito i problemi reali legati al mondo scuola e sono diventata RSU battendomi a sostegno dei diritti dei lavoratori della scuola, mai trascurando i bisogni dell’utenza, delle famiglie e delle fasce più deboli.
Nel 2007 ho vinto il concorso a Dirigente scolastico e ho iniziato a dirigere il primo Circolo didattico costituto da plessi situati nella città di Galatina e nella frazione di Collemeto. Mi sono adoperata “per far crescere” la mia scuola e, con la preziosa collaborazione delle persone che condividono il mio progetto, ho realizzato il Polo 1 di cui fanno parte gli storici edifici M. Montinari e G. Pascoli. Tradizione e innovazione è il nostro motto.
Dirigo la scuola con la passione, la tenacia e il senso del dovere che mi contraddistingue, occupandomi di ogni singolo alunno e garantendo a ciascuno ciò che serve per sviluppare al meglio le proprie potenzialità, così come vorrei si facesse con la Città di Galatina.
In questo lungo percorso professionale ho avuto modo di conoscere appieno il tessuto sociale della nostra comunità, dando vita al Progetto “La scuola si spiega”, che mira a parlare alla gente per farsi capire, abbattendo le barriere dei linguaggi comprensibili solo agli addetti ai lavori, creando luoghi di confronto e di ascolto. Si tratta, dunque, di buone pratiche che devono essere estese anche alla gestione della cosa pubblica ed è mio intento portarle all’interno della coalizione di cui faccio parte ed affidarle al nostro candidato sindaco Sandra Antonica, che di questa è espressione.
Ho un altro sogno: il progetto “Studiare a Galatina”, riportare sui banchi delle scuole galatinesi (Istituti Comprensivi, ma anche Licei, Istituti tecnici.Ist. professionali ed Istituti d’arte), i giovani galatinesi e dei paesi vicini, che ora scelgono Maglie, Lecce e Gallipoli. Solo così Galatina ritornerà ad essere centro culturale e fucina di menti illuminate e professionalità artistiche di rilievo. Per realizzare questo è necessario adeguare gli edifici scolastici ai parametri di efficientamento energetico e di sicurezza necessari, ancora non completamente attuati, coinvolgendo la Provincia per quanto di sua competenza.
Ed ancora…occorre, attraverso l’assunzione di personale formato, garantire il servizio di accoglienza pre e post scuola per coloro che hanno la necessità di coniugare le esigenze lavorative alla cura degli affetti. Poi, migliorare servizio di mensa scolastica con la preparazione dei pasti realizzati con prodotti a KM 0 ;quindi agricoltura, allevamento che vengono potenziati e diventano attività produttive di eccellenza.
Inoltre, mi batterò per garantire la presenza a scuola di assistenti ad personam ed educatori, in misura adeguata alle reali esigenze, per creare servizi di assistenza pomeridiana, laboratori garantendo ai lavoratori o a chi ha necessità, la possibilità di affidare la prole a soggetti professionalmente preparati. Questi atelier didattici, botteghe esperenziali possono essere allocate negli ambienti comunali ritornati di recente disponibili.
Infine, va affrontato il problema del Piano del dimensionamento scolastico e della programmazione dell’offerta formativa, che rappresenta una questione trattata con troppa leggerezza e ha generato per incapacità di previsioni ragionate un Istituto Comprensivo sottodimensionato, il quale rischia la precarietà del personale e, che per l’ esiguità del numero degli iscritti, si vedrà nei prossimi anni ridotti i finanziamenti ministeriali ed europei. E rimane da affrontare ancora il problema delle scuole delle frazioni, i collegamenti con la città….
Altra questione che mi sta a cuore è quella che vede i nostri figli abbandonare la città di origine per cercare lavoro altrove. Ogni figlio di questa terra, come sono solita dire, che per bisogno di lavorare deve emigrare è un lutto per il territorio. È proprio questo il momento storico, come in ogni fase di ricostruzione, per creare un nuovo tessuto sociale ed economico, grazie anche al gettito finanziario che investirà la nostra Regione, per lavorare nei settori nevralgici come: agricoltura, trasformazione delle materie prime, turismo, turismo esperienziale, rivalutazione del centro storico, conservazione del patrimonio artistico, architettonico e culturale, rinascita del commercio, ecc.
Proprio questo periodo elettorale è una occasione di confronto, di partecipazione, anche e soprattutto dei tanti fuori sede e di coloro che hanno scelto di restare o di chi ha preferito ritornare.
Proprio nei prossimi anni si costruiranno le basi per creare un terreno fertile, affinché le competenze che i nostri figli hanno acquisito nelle grandi città possano essere messe a disposizione del nostro territorio. Per raggiungere questi obiettivi è necessario, sin da subito, partire con chi possiede competenza ed esperienza, con chi ha le capacità di sedersi ai tavoli della politica e battere i pugni per ottenere ciò che “serve” alla Città di Galatina. Rivolgo un invito ai tanti studenti e lavoratori che seppur lontani, avranno la possibilità di partecipare al voto, di prendere parte, di ascoltare, di confrontarsi e comprendere chi può effettivamente realizzare tutto ciò.
E poi il problema dei nostri anziani, le nostre radici, ai quali per necessità lavorative non è possibile offrire adeguato accudimento e per i quali è necessario costruire situazioni di vita assistita, utilizzando i tanti giovani formati nei corsi OSS, che con un sistema di turnazione potrebbero garantire compagnia e assistenza qualificata nelle abitazioni private o in case di comunità. Mi candido perché non ho bisogno della politica avendo ormai una professione ed una carriera definita.
Ora: perché ho scelto Sandra? Perché ho condiviso il suo primo progetto, perché le ho chiesto e ho ottenuto le spiegazioni che una Galatina rimasta delusa (per le sue scelte) aveva diritto di avere. Ho trascorso diversi mesi cercando di riunire in un unico gruppo quelle forze che per comunità di intenti e di sentimenti avrebbero dovuto stare assieme.
Perché’ Sandra? Perché ha dichiarato e dimostrato la volontà di tornare sui propri passi per un bene superiore, cosa che altri non hanno minimamente preso in considerazione.
E ancora: perché Sandra? Perché ha riconosciuto di aver commesso qualche errore, ma soprattutto perché è un politico che unisce nella sua persona passione, esperienza e competenza, che include e non esclude; e ritengo che in questo momento storico sia la persona giusta da porre a capo dell’ amministrazione comunale.