Cronaca/politica/di
Francesco Colaci MRS

Alcuni giorni or sono, siamo intervenuti per denunciare la preoccupante situazione della sanità galatinese, dopo la conversione del nostro ospedale a struttura destinata esclusivamente ai pazienti Covid positivi.

Tale conversione è causa del fatto che gli utenti dell’Ospedale di Galatina, una popolazione di oltre 60000 abitanti, siano orfani di assistenza sanitaria ospedaliera e condannati al purgatorio del “Fazzi”, per qualunque patologia non Covid.

Abbiamo anche sottolineato il silenzio delle Amministrazioni dei comuni interessati, a differenza di altre che si sono sollevate al solo sospetto della conversione in Covid degli
ospedali del proprio territorio.

E’ quindi tempo di unire gli sforzi per gridare ad una sola voce, che è intollerabile che una intera comunità non veda garantito il proprio diritto alla salute.

Se sono comprensibili ed encomiabili gli sforzi delle ASL per approntare strutture dedicate all’emergenza Covid, tali scelte non possono prescindere da un potenziamento decisivo della medicina territoriale e dei distretti socio
assistenziali.

Va potenziato il Poliambulatorio e trasferite sul territorio tutte le prestazioni ambulatoriali che
erano assicurate dall’ospedale, affinchè i pazienti cronici, dopo aver perduto il punto di riferimento
ospedaliero, possano trovare una valida alternativa, senza incorrere in lunghe liste di attesa e continui rinvii di visite e esami diagnostici.

Non è tollerabile mandare in fumo decenni di assistenza sanitaria, diagnostica e prevenzione delle malattie. Chiediamo alla ASL un intervento deciso per il potenziamento del Poliambulatorio di Galatina, affinché, perdurante l’emergenza Covid e fino all’irrinunciabile riapertura ai ricoveri no-Covid dell’Ospedale di Galatina, possano essere garantiti e assicurati i servizi e l’assistenza fino
ad ora prestati dall’Ospedale.

Plaudiamo al comunicato odierno dei Sindaci di Galatina, Soleto, Sogliano Cavour, Cutrofiano, Aradeo e Neviano, e chiediamo loro di unirsi a tale richiesta, nelle forme istituzionali, affinchè la voce dei nostri concittadini, per il tramite dei nostri rappresentanti comunali e regionali, giunga
al Presidente della Regione Puglia e all’Assessore alla Sanità.