Il Sedile

Galatina/”Fotografo ciò che vedo della mia città, spesso non è bello ciò che vedo”.

Lettere/di prof. Francesco Mazzotta.

Genti.mo Direttore,

 amo troppo la mia Galatina e spesso, direi sempre, fotografo sia gli angoli caratteristici del suo centro storico, sia le iniziative che si mettono in cantiere per motivi culturali, festivi o altro.

Tutto ciò, pubblicato sui social, ha riscosso e continua a riscuotere grande attenzione e interesse di pubblico e soprattutto di galatinesi che vivono in altri paesi, lontani e non, poichè nelle foto e nei video si rivedono con nostalgia la loro amata terra da cui si sono allontanati soprattutto per motivi di lavoro.

 Mi rammarica far vedere “selciati” ( le cosiddette Chianche ) di molte strade sconnessi o addirittura pericolosi per l’incolumità pubblica già da tempo ho segnalato ciò alle varie  amministrazioni e agli uffici competenti che, non lo so per quale motivo, non si sono, a tutt’oggi, adoperati per sistemare le molte strade e le piazze ( per onor di cronaca sono state realizzate nel lontano 1700 ) Piazza S.Pietro, via Umberto I°, via Garibaldi, via Siciliani e altre (sarebbe troppo lungo citarle tutte), sono proibitive per tutti i passanti, soprattutto per le persone disabili che hanno bisogno di ausili per poter raggiungere le loro mete.

Sarebbe necessario un ” IMMEDIATO” e indispensabile una manutenzione, poiché il passaggio di autoarticolati e autogru di peso superiore al consentito ( c’è una legge specifica al riguardo) ha disarticolato i conci ( le chianche) da creare, buche e avvallamenti che rendono difficile e pericoloso il ” CAMMINARE”.

Le scrivo per comunicarLE  e pubblicizzare la situazione onde evitare possibili incidenti.

Le faccio ancora presente che l’ingresso in molti uffici  e locali pubblici è vietato ai disabili per via della presenza di barriere architettoniche che dovrebbero essere eliminate per rendere lo stesso ingresso agevole a tutti poichè non ci sono cittadini si seria A e di serie B.

Certo della sua attenzione la ringrazio dello spazio dedicatomi.

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