Sport/Volley/di Piero de lorentis
Continua a singhiozzo la preparazione del gruppo under 19 di Olimpia Sbv, con l’incertezza di un programma privo di calendarizzazione derivante dall’indisponibilità, a tutt’oggi, delle palestre scolastiche.
Veri salti mortali sono compiuti da tecnici ed atleti che riescono, meteo permettendo, a sfruttare i campetti all’aperto del PalaPanico. Poi la conclusione al coperto dopo la seduta atletica del gruppo di serie A, ad orari improponibili, si sviluppa in esercizi di tecnica di base ed applicazione di schemi tattici.
Una novità è rappresentata quest’anno da un ciclodi programmazione fisica modellato personalmente su ogni atleta dal preparatore Andrea Blasi. Un altro sergente di ferro si unisce ai due tecnici Dicillo e Noia, ognuno per le proprie competenze, a mettere sotto torchio un gruppo che sarà votato alla disciplina e al sacrificio per un definitivo salto di qualità.
Una componente nel gruppo,che quest’anno sta emergendo con picchi interessanti, è la dose di entusiasmoche caratterizza ogni seduta tecnico-atletica dei ragazzi. Saranno statiil brusco stop e la lunga astinenza dalle competizioni imposti dal covid sin da febbraio, ma tanta motivazione non si era mai vista.
Non solo: la partecipazione è assidua e costante, gli impegni scolastici non sono più motivo di giustificate assenze, le prestazioni sportive fornite daranno ai tecnici ampia disponibilità di scelte.
Questi grossi sacrifici organizzativi e logistici potrebbero però venir vanificati dal perdurare dell’indisponibilità,da parte dei dirigenti scolastici, a concedere l’uso degli impianti.
Tutto ciò nonostante il MIUR abbia emanato i protocolli per la sanificazione dei locali comprese le palestre da parte dei vari soggetti e, soprattutto, nonostante la normativa della Ministra Azzolina sia molto chiara in materia di utilizzazione delle palestre in orario extra scolastico.
Che poi il budello burocratico passi attraverso le delibere dei consigli d’istituto, la cui soporifera azione, seppur sollecitata sin dal mese di luglio, vienepuntualmente elusa nel primo consiglio e relegataa mo’ di accessorio voluttuario “ quando si può”, be’ allora siamo con la canna del gas in bocca.
I tempi così dilatati mantengono,nel limbo dell’inoperosità, comune e provincia impossibilitati a deliberare,in un palleggiamento di responsabilità che allo stato attuale vedono l’ITC“ M.Laporta”, l’IPSIA “Falcone e Bosellino”, il LICEO CLASSICO “ P.Colonna” e il LICEO SCIENTIFICO “ A. Vallone” vietare l’attività nelle rispettive palestre in orario extracurriculare.
Vorrei ricordare che il diritto allo sport è paritario a quello del lavoro e della scuola, pertanto costringere all’inattività fisica tanti giovani e bambini vietando loro di socializzare, procurerà danni alla salute.
Chiudo citando una locuzione del poeta latino Giovenale “ Orandum est ut sit mens sana in corpore sano(Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano)”:il senso è che se si vuole avere una mente sana è necessario curare anche il proprio corpo ed è proprio per questo motivo che il mondo dello sport l’ha spesso fatta propria.