Cronaca/di Ninì De Prezzo
Nel Cimitero di Collemeto – Santa Barbara non vi ero mai entrato. L’ho fatto questa mattina, per dare l’ultimo saluto ad un mio carissimo amico, che ci ha lasciati ieri. Appena entrato, mi ha assalito un grave stato di sofferenza, ho ricevuto un cazzotto ben assestato allo stomaco, un colpo che, pur essendo un buon incassatore, mi ha stordito.
Uno squallore unico, una pietosa desolazione, un colpevole stato di abbandono, che le immagini documentano meglio di tante parole.
La struttura, se tale la si può definire, dove è allocata la camera mortuaria (uno stanzino di pochi metri quadri, 2 per 3, senza porta), annerita dall’umidità per l’intera facciata; gli infissi, porte e finestre, quelli rimasti, rosicati dalle tarme o ridotti a brandelli; una porta puntellata con delle assi per paura che possa cedere e creare danni più gravi; pozzanghere lungo i vialetti, che impediscono il camminamento e l’entrata nelle cappelle . “La situazione è molto migliorata rispetto a qualche tempo fa”, mi ha precisato qualcuno. Così come, mi è stato riferito che, sino a poco tempo fa, non c’erano più loculi per la sepoltura, e alcune salme sono rimaste per giorni senza sepoltura. Recentemente sono stati realizzati alcuni, che si esauriranno molto presto e non c’è alcuna idea per crearne di nuovi.
Una situazione colpevolmente disastrosa, in un luogo di massimo rispetto, dove hanno ultima dimora parenti, amici e conoscenti, che meriterebbe adeguata attenzione. Non la pensano così coloro che dovrebbero intervenire per dare decoro a una struttura importante per la comunità.
Le immagini moltiplicano vergogna, rabbia e sconforto. Eppure, nel preambolo al programma elettorale, grazie al quale fu eletto sindaco, Marcello Amante aveva promesso di risollevare Galatina e le Frazioni dallo stato di abbandono, in cui, a suo giudizio, l’avevano ridotte gli amministratori prima di lui. Stesso impegno fu assunto dall’Assessora di Collemeto, Cristina Dettù, che, nella competizione elettorale del 2017, riportò una copiosa dote di preferenze (in particolare nella frazione), che le permisero di pretendere la carica assessorile. (Per amore della verità, l’igiene urbana è molto migliorata, solo grazie all’impegno dei cittadini per la raccolta differenziata spinta, e a quello, quasi settimanale, di quanti, militanti nelle associazioni di volontariato, dedicano parte del loro tempo libero per rendere la città più presentabile.)
Visti i tanti risultati negativi, che i cittadini e i partiti denunciano sulla stampa e sui social, quelle promesse sono state buttate alle ortiche. Quanto ho visto questa mattina è l’ennesima conferma.