Paola Carrozzini, Paolo Pulli, Giuseppe Spoti e Michele De Paolis i firmatari dell’interrogazione consiliare.
Cronaca/Politica/di p.z.
Si ritorna a parlare del DUC (Distretto Urbano del Commercio), nello specifico quello di Galatina. E’ stato approvato giorni fa sia il consuntivo 2019 che il previsionale 2020.
Evidenzia vistose zone d’ombra la rendicontazione 2019. Nella voce entrate vengono riportati 66.963 euro di cui 42.250 sono di contributo regionale, 13.755 il cofinanziamento del Comune di Galatina, 1.000 euro la quota di socio fondatore versata dalla Confcommercio.
Mancano all’appello i 1.000 euro della quota di socio fondatore della Confesercenti.
La prima curiosità che balza agli occhi è che la Confesercenti si ritrova tra i soci fondatori senza aver pagato la propria quota associativa, però la ritroviamo nelle uscite di bilancio partecipare abbondantemente alla spartizione dei pani e dei pesci.
Tra le spese del consuntivo troviamo infatti 43.000 euro di compensi finiti nelle casse della Confesercenti per attività di CAT (Centri di Assistenza Tecnica) giusto per non aver pagato neanche la quota associativa; mentre, sempre per la stessa attività di CAT, troviamo 18.600 euro alla Confcommercio.
Insomma degli originari 66.963 euro sono rimasti in cassa soli 4.652 i quali, peraltro, sono stati già impegnati e suddivisi nel bilancio di previsione 2020 tra le due associazioni di categoria e sempre per attività di CAT.
La voce più consistente tra le uscite, ben 25.000 euro, è una piattaforma “smartduc” online. Per chi volesse approfondire di cosa si tratta e capirci qualcosa in più questo è il sito:
https://galatina.smartduc.it/
Di altri meandri poco trasparenti delle spese riportate in bilancio si sono occupati i consiglieri comunali Paola Carrozzini, Paolo Pulli, Giuseppe Spoti e De Paolis Michele che sono i firmatari della interrogazione consiliare con oggetto “Rendicontazione delle attività e dell’operatività del Distretto Urbano del Commercio”.
“Nella interrogazione a corredo della rendicontazione spese al bilancio 2019 – si legge nell’interrogazione- si parla a pag.27 di attività di animazione di eventi svolti all’interno del comune di Galatina (…) tali attività sono costate 8.600 euro. Nella stessa relazione si parla della creazione e dell’implementazione di una piattaforma “smartduc” su cui si dice che sono state caricate tutte le attività commerciali di Galatina”
“Sempre nella stessa relazione- continua l’interrogazione- vengono menzionati i corsi di formazione programmati e realizzati in materia di web marketing e lingua inglese. Corsi frequentati dagli operatori commerciali e costati anche questi 8.600 euro come riportato dalla tabella a pag. 2 della rendicontazione. L’assistenza per la definizione del programma e del piano delle attività del DUC è costata 12.900 euro”.
Alla luce di queste zone d’ombra contabili i 4 consiglieri comunali chiedono al Sindaco di sapere:
“Di quali eventi si parla nella rendicontazione, se è stata depositata agli atti la documentazione di spesa di ciascun evento e soprattutto chi e che cosa è stato pagato.
Se esiste una documentazione che attesti il nominativo del docente o dei docenti che hanno svolto i corsi citati nella rendicontazione, il compenso per ciascun docente in base alle ore di lezione tenute, gli argomenti e gli obiettivi trattati, l’elenco dei partecipanti (eventualmente comprovato dai fogli di presenza).
Come mai, a dispetto di quanto riportato nella rendicontazione, la piattaforma smartduc appare a tutt’oggi uno scheletro vuoto ancora da implementare.
Se il lavoro di creazione della piattaforma è costato finora 25.000 euro (come riportato dalla tabella a pagina 4 della rendicontazione), quale sarà il suo costo finale quando le attività commerciali saranno tutte effettivamente caricate.
Quali interventi giustifichino un costo di assistenza così elevato (12.900 euro) per la definizione del programma e del piano delle attività del DUC.
Quanto occorrerà aspettare e che cosa pensa di fare il Direttivo dell’Associazione perché cresca il numero degli associati”.