Il Sedile

Galatina/ Il Covid 19 ha messo in evidenza la sciatteria di una politica ladrona.

Clientelismo e proselitismo elettorale prevalgono sulla tutela del diritto alla salute.

Rubriche/Opinioni/di Saverio Schinzari

Qualche giorno fa a Galatina c’è stata l’ennesima inutile passerella dinanzi al nosocomio cittadino da anni ridimensionato dalla politica regionale di ieri e di oggi, sorda ad ogni consiglio.

C’era anche la presenza dell’ editore di una tv locale ben nota per l’ impegno e la diffusione di cronache ed informazioni salentine. Ovviamente questa manifestazione non si può ridurre al rango di una sorta di protesta patronale, non siamo alla festa di San Pietro, riguardando numerosi ospedali, in primis anche quello di Nardò a noi molto prossimo.

La pandemia da Covid 19 ha avuto, tra le numerose negatività, l’aver messo in evidenza tutte le sciatterie di una politica predona, ove ha prevalso e prevale un indecente clientelismo che ha fatto e fa dei bisogni di salute dei cittadini, occasione di raccolta del consenso politico.

Ritengo che la prassi di questi incontri di protesta” tra amici ” , dinanzi ad un solo nosocomio se pur cittadino, sia del tutto irrilevante e lo dimostra il pugno di mosche che i cittadini hanno tra le mani dopo le tante ” piccole ” manifestazioni di protesta nel corso degli anni.

Non si è capito che non è questione di campanile ma di una presa d’atto che deve coinvolgere tutti i cittadini del Salento, sancendo alleanze civili tra gli stessi. La protesta deve essere quotidiana ed a macchia di leopardo. C’era quel giorno, come scrivevo, anche Paolo Pagliaro, noto editore televisivo. Che si faccia promotrice la sua televisione di una severa e quotidiana sana contro informazione sui disastri di una politica sanitaria regionale saccente, arrogante e miope: la sanità non può essere materia di trattamento allegro, clientelare, né sono sufficienti gli slogan ” giù le mani dall’ospedale di Galatina ” largamente insufficiente perché solitario, una voce nel deserto .

Queste mani peraltro si sono già sporcate nei vari cedimenti che le forze politiche locali e cittadine hanno dimostrato negli anni verso i politici baresi regionali e oggi non possono far finta di recriminare adottando il metodo alla Ponzio Pilato. Occorrono alleanze tra cittadini e forme più incisive di sostegno per un cambio della politica sanitaria regionale.

La Puglia non ha bisogno della costruzione di nuovi ospedali per la felicità delle clientele degli appalti e spreco di denaro pubblico. Ce ne sono già forse sin troppo. Si deve urgentemente recuperare tutto il patrimonio dismesso da anni delle varie strutture di cura e riattivarle in tempi brevi. Non si può avere un unico ospedale a Lecce, il Vito Fazzi, e rimanere vergognosamente in lista di attesa su una barella per ore ed ore. E’ il momento di cambiare passo, per tutti, se non vogliamo essere travolti solo da macerie.

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