Cronaca/di Redazione.
Tre simboli dello stato di degrado della periferia urbana cittadina concentrati in pochi metri quadri. Nello specifico, poi, definirla zona periferica è assai riduttivo trattandosi di una zona distante appena un centinaio di metri dalla centralissima piazza Alighieri.
Stiamo parlando di via XX settembre, la strada che costeggia il parco (scusate l’ardire) della Stazione Sud Est. Ebbene in quei pochissimi metri sono concentrati tre obbrobri. Uno da almeno un decennio e gli altri due da alcuni anni. Il tutto tra il disinteresse generale.
Il primo è un vecchio distributore di benzina di un’azienda che sembra sia addirittura riuscita a fallire tra un’ordinanza e l’altra di rimozione mai fatte diventare esecutive. Scaduto il lasso di tempo concesso all’azienda per la demolizione e bonifica dei luoghi, dietro minaccia che in caso di non esecuzione avrebbe ottemperato l’Amministrazione addebitando le spese all’azienda, non si è mai fatto nulla. E’ ancora arrugginito ed in brutta evidenza.
Il secondo è ubicato sempre sullo stesso lato del parco (riperdonate l’ardire) a pochissimi passi di distanza. E’ ciò che resta di quella che fu un’edicola di giornali. Da un paio di anni chiusa, abbandonata ed in cattivo stato di conservazione. Con quali autorizzazioni amministrative sia ancora lì non è dato di capire ma, principalmente, non è dato di capire come possa essere ancora lì ad occupare suolo pubblico ed a dare il proprio contributo al degrado del luogo.
Terzo ed ultimo è un reperto archeologico abbandonato, marcio, arrugginito e depositato in pianta stabile su un parcheggio pubblico. Si tratta di un ape senza assicurazione, senza motore, senza nulla tranne la carcassa di metallo. Un residuato bellico che qualcuno, dicono, sembra utilizzare per appropriarsi di spazio pubblico per fini personali ed abusivi.
Anche in questo caso nessuno vede e nessuno interviene. Invece di mandare una ruspa e far pulizia (nel primo caso si tratta anche di bonificare le cisterne interrate) si preferisce far finta di non vedere. Vien da chiedere che fine ha fatto in città lo stato di diritto se a dominare è l’abuso di chi impunemente viola leggi e civile convivenza.
Ringraziamo il lettore che ha inviato le foto. Noi il nostro dovere lo abbiamo fatto tocca ora all’assessore Tundo, al dirigente Miglietta ed alla Polizia Municipale fare il resto ognuno per la parte di propria competenza.