I presunti maltrattamenti sui bambini della comunità di recupero «L’Aquilone» di Galatina giungono davanti al giudice delle indagini preliminari Annalisa De Benedictis. Si è aperto nelle scorse ore l’incidente probatorio, richiesto dal sostituto procuratore Stefania Mininni per blindare la verità di due delle presunte vittime, le uniche due ancora minorenni. Il gip ha conferito allo psicologo Domenico Suma l’incarico di accertarne l’attendibilità.
A dare il via alle indagini, denunce e segnalazioni che sarebbero partite proprio da chi è a stretto contatto con i minori. Nel registro degli indagati è finito il direttore responsabile Bruno Dollorenzo, 45 anni, originario di Sogliano Cavour. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti sono quelle di abuso dei mezzi di correzione, violenza privata e maltrattament
A dare il via alle indagini, nei mesi scorsi, alcune denunce e segnalazioni sottoscritte dal personale in servizio nel centro. Nel registro degli indagati è stato iscritto il direttore responsabile della struttura Bruno Dollorenzo, 45 anni, originario di Sogliano Cavour. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti sono quelle di abuso dei mezzi di correzione, violenza privata e maltrattamenti. L’uomo, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe picchiato, minacciato, costretto a dormire per terra i ragazzini disagiati, ospiti della casa famiglia che gestiva.
Le indagini, condotte dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, avrebbero evidenziato numerosi episodi di abusi, ora al vaglio degli inquirenti. I fatti contestati risalgono fino al novembre del 2012. Gli ospiti della comunità avrebbero subito vessazioni e soprusi di ogni genere, come rimanere in piedi per ore, dormire per terra ed essere picchiati con vari oggetti.