Il Sedile

Galatina/Il S. Caterina Novella rischia, invitiamo all’unità e il Sindaco attacca la minoranza. Peggio dei capponi di Renzo.

Dal primo gennaio ad oggi il reparto di Pediatria e lo  SCAP di Galatina hanno effettuato 3132 visite pediatriche. Su questi numeri devono confrontarsi le “grandi menti” del Dipartimento Materno Infantile dell’ASL

Cronaca

Che ci sia una carenza strutturale di personale nella sanità non è una novità, così come oramai da circa otto anni puntuale come la festività patronale, nel mese di giugno, si torni a parlare di “chiusura temporanea” di questo o quel reparto nemmeno.

Oramai è chiaro e il gioco non funziona più. Nel gergo della burocrazia e della politica sanitaria regionale e leccese il termine “temporaneo” viene inteso come sinonimo di “definitivo”, quindi se oggi si viene a parlare di chiusura “temporanea” del Punto Nascita dell’Ospedale di Galatina non ce ne voglia nessuno ma non ci fidiamo.

Come nostra abitudine ci basiamo sui fatti e niente è più “fatto” dei semplici numeri. Ci risulta che dal 1° gennaio 2024 ad oggi il reparto di Pediatria e lo  SCAP di Galatina abbiano effettuato 3132 visite pediatriche in forte aumento rispetto al 2023 (in tutto l’anno 3733) e al 2022 (in tutto l’anno 2215). Ci risulta che dal 1° gennaio ad oggi il trend delle mamme che hanno deciso di far nascere i loro bebè a Galatina sono in lieve aumento rispetto allo scorso anno, che visto il calo generale delle nascite è di per se già un successo agevolato forse anche dall’avvio dell’analgesia del parto che dallo scorso anno si pratica a Galatina.

Ci risulta infine che l’attività di consulenza ostetrica e ginecologica siano in aumento rispetto allo scorso anno.

I numeri parlano quindi e dicono che i reparti di Ostetricia/Ginecologia e di Pediatria/Nido dell’Ospedale di Galatina sono più che operativi e che per le famiglie, le mamme e i loro figli rappresentano un punto di riferimento certo ed affidabile.

Non conosciamo nel dettaglio i numeri sulle prestazioni dei reparti omologhi negli Ospedali di Scorrano e Gallipoli e non siamo qui a dire che a chiudere dovrebbero essere loro perché ci presteremmo al gioco di quella politica incapace e  truffaldina che vuole coprire le proprie inefficienze gestionali e di programmazione che ogni anno a giugno, con “sorpresa”, scopre di non aver personale a sufficienza e pensa di risolvere il problema alimentando una guerra tra campanili che nulla ha a che fare con il diritto alle cura ed all’accesso alla sanità pubblica dei salentini.

Leggendo i verbali delle ultime due riunioni del Dipartimento Materno Infantile di tutte queste grandi menti pagate con i soldi delle nostre tasse in un momento di criticità (periodica e quindi prevedibile) cosa propongono? Propongono un’unica soluzione, la più facile, quella che fa più comodo per tutelare certi orticelli e pertanto la scelta, guarda caso, cade su Galatina.

Inefficienti e incapaci di programmare forse, ma “fessi” proprio no. Potrebbero mai decidere a danno dei propri interessi anche economici? Vorremmo ricordare a lor signori il “senso” del perché ci si è orientati ad una organizzazione dipartimentale della ASL che con una struttura “orizzontale”. Oggi i problemi del singolo reparto sono i problemi del dipartimento e nel suo ambito vanno risolti magari con trasferimenti temporanei da un Presidio Ospedaliero all’altro.

A dicembre la proposta di chiusura in un’analoga riunione di Dipartimento fu rigettata dalla Regione e si è risolto con gli strumenti a disposizione (prestazioni aggiuntive dei medici da un Ospedale all’altro) perché questa soluzione non è percorribile anche oggi? Forse perchè gli interessi di qualcuno vanno nella direzione dell’affossamento dei reparti di Galatina? Non lo sappiamo ma il dubbio è legittimo.

Al capo dipartimento Dott. Perrone ed agli uffici della Direzione ASL, pur noi non avendo la sfera magica, anticipiamo che passato questo periodo si troveranno ad affrontare lo stesso problema a novembre ed a giugno del prossimo anno, oramai è una questione ciclica. Perché allora non si affronta la questione in modo strutturale e non si dà seguito ad un concorso pubblico a tempo indeterminato e non a bandi per incarichi di pochi mesi a cui non partecipa nessuno ? Perché non si da seguito alle procedure di mobilità che sono ferme da mesi con medici che potrebbero arrivare da altre regioni ?

Domande che fanno sorgere dubbi e sospetti, non è che qualcuno agevola la criticità perché il suo progetto finale è chiudere Galatina e li dove non lo consentono i numeri lo consentirà la contingenza?

Domande per le quali non giungono mai risposte chiare ma che la politica locale con il Sindaco in testa dovrebbe pretendere di avere. Un Sindaco chiamato a tutelare la città che, seppur invitato nel nostro precedente articolo alla ricerca di un’azione condivisa con la minoranza,  dichiara candidamente che ha appreso da noi l’esistenza del problema e non trova di meglio che far inviare alla stampa un comunicato stampa (non a noi perché ci legge ma non ci scrive) in cui da novello Ponzio Pilato prova a scaricare le proprie responsabilità su altri che oggi ricoprono ruoli minori.

Ben venga la sollecitazione ad interessare l’intervento di paladini altrui, ma contemporaneamente si attivi rivolgendosi a chi lui stesso ha elevato a “protettore” dell’Ospedale di Galatina, a quei assessori regionali (Leo) e Consiglieri Regionali (Metallo) che hanno contribuito con la loro lista alla sua vittoria elettorale.

Dovesse poi trovare le porte chiuse visto che oggi è sentimento comune che la sua amministrazione si stia fortemente impegnando a sostenere alle europee canditati della Lega, abbia la bontà di informarci che in Regione fino al prossimo anno Galatina per essere ascoltata ha necessità di presentarsi con altri interlocutori.

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