Il Sedile

Galatina/ Il sistema di videosorveglianza c’è, ma le forze dell’ordine non hanno unità sufficienti per utilizzarlo in tutta la sua potenzialità.

E’ quello che emerge da una nostra indagine dopo l’ultimo fatto criminoso verificatosi in città  

di p.z.

Sicuramente saranno stati dei “professionisti” gli autori della rapina di ieri mattina. Hanno curato tutto nei minimi particolari ed anche con buona conoscenza dei luoghi. Hanno bloccato con delle autovetture gli accessi di C.so Luce e poi hanno compiuto indisturbati l’opera nel negozio. Non poteva naturalmente non essere chiamato in causa il servizio di videosorveglianza ed in città le domande sono state sempre le stesse: esiste? funziona? come funziona? chi controlla?

Abbiamo cercato di dare una risposta a queste domande, abbiamo a nostra volta fatto un pò di domande tra gli addetti ai lavori e raccolto un pò di spiegazioni che cercherò di riassumere sintetizzando.

La più significativa ed unanime delle risposte ricevute è che il nostro impianto di videosorveglianza pur essendo ben fornito sia con telecamere rotanti a 360° sia con quelle fisse e pur essendo adeguatamente posizionato nelle più svariate zone della città comprese le frazioni di Noha e Collemeto, può essere utilizzato quasi esclusivamente ai soli di ricostruire un avvenimento quando lo stesso si sia già verificato. In parole povere serve poco o niente ai fini di prevenzione tranne che non ci sia stata preventivamente una soffiata su qualcosa che succederà. Ciò per un motivo semplicissimo, manca il personale per poter seguire un monitoraggio continuo sulla città.

Il terminale di sorveglianza con i cosiddetti monitor sono installati in due sedi: quello della Polizia Municipale e quello della Polizia di Stato. Quello ubicato nella sede della Polizia Municipale è spento, viene azionato solo allorché è necessario ricostruire la dinamica di un qualche avvenimento criminoso come avvenuto, ad esempio, nel caso dell’inseguimento verificatosi alcune settimane fa tra una volante della polizia ed un ciclomotore di grossa cilindrata. Grazie alla ricostruzione ricavata dalla telecamera, ubicata nei pressi del comando di Polizia municipale, è stato possibile ricavare il numero della targa del ciclomotore e risalire ai responsabili.

Di tutto il corpo della Polizia municipale due sole unità sono state addestrate per poter operare sul dispositivo al fine di accendere, spegnere, scaricare e visionare i filmati. Gli stessi filmati vanno visionati entro una settimana o si autodistruggono. La Polizia municipale, oltretutto, non effettua servizio notturno.

Diversa la situazione al Commissariato della Polizia di Stato dove i terminali sono accesi 24 ore su 24 e monitorano la città continuamente. Anche qui, però, data la scarsezza di personale, in modo particolare la notte, risulterebbe impossibile, si dice, poter monitorare e tener sotto controllo le risultanze visive di oltre un centinaio di videocamere che su due schermi fanno scorrere continuamente migliaia di minifotogrammi. In altri termini un servizio di videosorveglianza effettivo ed efficace può essere effettuato solo nei Commissariati di grossi centri urbani con grosse disponibilità di personale che possono essere destinate unicamente a questo tipo di servizio.

Il dato che emerge , dunque, è uno ed uno soltanto. Il sistema di videosorveglianza cittadino nella sua stragrande maggioranza non può essere utilizzato efficacemente a fini preventivi per la mancanza di personale da poter adibire esclusivamente a questo tipo di servizio.

Exit mobile version