Cronaca/di Redazione
In questa città, eccezione fatta per gli avvisi di pagamento, sembra di vivere alla giornata. Una continua emergenza pare che scadenzi i ritmi e le azioni di ogni ambito decisionale ed operativo dell’attività amministrativa.
Ritorniamo sull’argomento, purtroppo sono i fatti a costringerci a rifarlo.
Siamo in emergenza alla scadenza di ogni regolare gestione di servizio pubblico e non potendo interrompere il suo svolgimento ecco scattare le proroghe a catena ora camuffate con affidamenti provvisori di incarico.
Siamo in emergenza su ogni intervento di ordinaria o straordinaria manutenzione nelle scuole, nelle strade negli edifici pubblici.
Siamo in emergenza nell’assegnazione di un incarico, di un lavoro,un servizio tanto da farci ricorrere spericolatamente in continue negoziazioni a trattativa privata.
E siamo in emergenza anche se dobbiamo adottare una determina per una interdizione alla sosta e/o alla veicolazione di una strada magari in occasione di manifestazioni o lavori già tempo ampiamente previsti.
Il cittadino è sempre colto di sorpresa da decisioni improvvise e rese note all’ultimo istante.
Un altro esempio lampante, ultimo in ordine di tempo, è l’ordinanza n. 74 di PM di cui abbiamo dato pubblicazione ieri e non perché ci sia stata segnalata da chi competenza – nonostante scrivano spesso di averlo fatto- ma esclusivamente per nostra iniziativa editoriale.
L’ordinanza porta la data del 03 ottobre e con essa è stato disposto il divieto di sosta in via Diaz nel tratto di strada compreso tra piazza Alighieri e via Grassi dalle ore 00.00 di venerdì 04 ottobre sino alle ore 24.00.
Ma disporre e portare a conoscenza della città in tempi ragionevoli un provvedimento inibitorio è davvero cosa tanto strana ed anormale? E’ davvero tanto strano ed anormale programmare nei tempi dovuti l’attività amministrativa magari anche con l’ausilio dei media?
Oltretutto rincorrere l’urgenza porta spesso a soluzioni inappropriate se non pericolose come quella segnaletica verticale posizionata sulla strada.