Il Sedile

Galatina/ In ricordo del presidente Franco Maglio

Si è spento dopo lunga malattia Franco Maglio l’unico presidente che riuscì a portare l’US Galatina in C2

Cronaca/ di Duma prof. Rino

Sapevamo già da tempo delle precarie condizioni di salute del ex-presidente del Galatina Pro Italia, Franco Maglio, sapevamo della lunga, lenta e inesorabile malattia che lo aveva colpito alcuni anni or sono, ma nessuno avrebbe mai pensato che la sua morte sarebbe giunta così presto.

Franco Maglio, noto imprenditore salentino, s’era affacciato al calcio locale già nel 1981, quando alla guida della società sportiva c’era il presidente Natalino Carrozzini, il quale riuscì, grazie a consistenti sacrifici finanziari, a condurre la Pro Italia nel campionato di Interregionale. Il presidente Carrozzini fu costretto, però, a passare la mano dopo appena quattro disastrose sconfitte iniziali nel nuovo torneo, molto dispendioso. Gli subentrò Franco, spinto da grande passione sportiva e motivato enormemente ad intraprendere l’avventura calcistica, anche perché coadiuvato da diversi imprenditori locali e non.

Nel primo campionato d’Interregionale, grazie alla guida del tecnico-calciatore Gigi Boccolini, subentrato a Mr. Giuseppe Placella, e al tesseramento di ottimi calciatori, la Pro Italia riuscì a conseguire una insperata salvezza.

Nel campionato successivo (1982-83) Franco e suoi amici puntarono dritti alla promozione in serie C2, irrobustendo la squadra con calciatori di provata esperienza, organizzando al meglio l’intera struttura societaria e sensibilizzando al massimo la tifoseria locale attraverso una capillare opera di sostegno durante le partite di calcio, sia interne sia esterne.

Stanti queste importanti premesse, l’operazione “Serie C” non poteva fallire.

Per la prima volta nella sua storia la Pro Italia Galatina entrava nel novero delle squadre professionistiche nazionali.

Il primo torneo (anno 1983-84) fu condotto alla grande, nonostante l’inesperienza tecnica e gestionale. La squadra, debitamente rinforzata con elementi di provata esperienza, si classificò a metà classifica con 32 punti.

Nella successiva stagione (1984-85) si puntò a fare meglio, ingaggiando come allenatore Mr. Paolo Specchia, che tanto bene aveva fatto nella passata stagione nelle file del Potenza. Furono tesserati nuovi calciatori dalla nomea conclamata, ma che in campo si espressero al di sotto delle aspettative dei dirigenti e della tifoseria. La squadra mostrava in continuazione molti limiti che andavano rimossi. Fu esonerato Mr. Specchia ed affidata a Mr. Oscar Massei, che riuscì a condurre in porto la salvezza, dopo un’estenuante lotta finale.

Nella stagione successiva (1985-86) fu richiamato Mr. Boccolini alla guida della squadra. Fu disputato un ottimo campionato, in cui i biancostellati si classificarono al sesto posto. Nel quarto campionato di serie C (1986-87), la dirigenza affidò la guida tecnica a Mr. Vasco Tagliavini, che, però, non fu all’altezza della situazione, tanto che, dopo un inizio disastroso, fu deciso di affidare la conduzione tecnica a Mr. Beniamino Di Giacomo, che riuscì, proprio sul filo di lana, ad assicurare la permanenza in Serie C2, a danno del Matera.

Nell’anno successivo (1987-88), la dirigenza Maglio intese passare la mano ad altre forze imprenditoriali cittadine, ma nessuno si fece avanti. Grazie al sindaco On. Beniamino De Maria, Franco Maglio continuò l’esperienza sportiva, ma ormai con poco entusiasmo. Infatti, a fine stagione, la Pro Italia retrocesse in Interregionale. Il motivo principale di questo modesto impegno del presidente Maglio era dovuto allo scarso appoggio economico da parte dell’imprenditoria locale e della stessa Amministrazione comunale.

Franco è stato un grande presidente perché ha saputo coinvolgere nei suoi sette anni di gestione tutte le componenti, sportive e non, necessarie per garantire i migliori risultati. Non va dimenticato che, grazie al suo interessamento, nel primo anno di serie C2 fu inaugurato l’impianto di illuminazione, disputando in notturna un incontro di calcio con l’Avellino, allora in serie A. Nell’annata successiva fu risistemata la tribuna, ampliandola e garantendo la copertura. Anche il terreno di gioco passò dalla terra battuta all’erbetta. Ma il fiore all’occhiello fu la partita amichevole contro la Roma di Pruzzo, Conti, Ancelotti ed altri.

Ha fatto tanto il presidente Maglio per la società sportiva e a lui va rivolto, in questi giorni di sconforto e tristezza, un sentito ringraziamento per tutto quello che ha realizzato in sette anni di gestione. Con la sua dipartita, da oggi in cielo splende una nuova stella, una stella di prima grandezza.

Ancora grazie, presidente Maglio, sei entrato nella storia sportiva di questa città. Che tu possa vivere in eterno nelle grazie di Dio.

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