Cronaca/di p.z.

Il rione Italia, con le sue molteplici strade che si collegano ed intersecano con via Soleto, è stato da sempre terra dimenticata ed abbandonata a se stessa. E’ stato sempre e lo è ancor più oggi il simbolo della stortura urbanistica, il regno della cementificazione selvaggia, il quartiere dormitorio.

La il verde è stato l’ultimo dei pensieri delle varie amministrazioni succedutesi nel tempo, il colmo è poi vedere che la dove un po di verde riesce a sopravvivere venga abbandonato a se stesso, incolto e selvaggio.

Se a tutto ciò aggiungiamo che tra il sommo menefreghismo degli uffici comunali responsabili – menefreghismo perché la cosa è stata segnalata più volte e più volte la richiesta è entrata da un orecchio ed è uscita dall’altro – in via Torino, una di quelle traverse di via Soleto, la gente è costretta a restare con le finestre chiuse ed a volte anche uscire dalla porta diventa quasi un problema.

Gli alberi, collocati sui due marciapiedi ai lati della strada, hanno rami talmente lunghi che aprire le finestre vuol dire farli entrare tranquillamente nelle case. Atri rami si protendono pericolosamente verso il basso ad altezza d’uomo .

Ora sarebbe il caso di mettere a conoscenza i cittadini del perché di queste situazioni fuori dalla norma e, diciamolo pure, di strafottenza.

Fuori dalla norma non è soltanto via Torino, anche piazzetta Lillo è un altro esempio di obbrobrioso abbandono: sterpaglie, rovi, erbacce oltre ad essere un tranquillo rifugio per topi costituisce motivo di allarme sanitario essendo oltretutto in pieno centro cittadino ed a pochi passi da case e negozi.

Il servizio fotografico su esposto non avrebbe avuto bisogno neanche di eccessive parole per quanto sono eloquenti le immagini. Chi ha segnalato alla nostra Redazione il disservizio è mortificata, delusa e arrabbiata.

“Paghiamo le tasse come tutti gli altri -dicono- perché allora siamo trattati come cittadini di serie B? Perchè politici, tecnici comunali e gestori del servizio della manutenzione del verde non fanno il loro dovere anche nelle nostre strade e le nostre aiuole?”

Valli a spiegare che tipo di contratto sono riusciti a fare dalle parti di via Giuseppina Del Ponte. Valli a spiegare che nel servizio hanno inserito solo alcune strade, alcune piazze, alcune aiole ed alcuni alberi e son riusciti a farlo costare anche più della precedente gestione perché un tempo la semina, la manutenzione e la cura del manto erboso del campo sportivo comunale era a carico della Società sportiva mentre ora è inserito nel Piano di manutenzione del verde attrezzato ed è a carico di noi cittadini tutti. Tutto questo per assegnare poi, con la solita deliberuccia di Giunta, lo stadio alla Real Galatone ASD per la somma irrisoria di 2.500 euro l’anno.

Inserito lo Stadio hanno dovuto naturalmente “risparmiare” sul resto limitando il servizio solo a strade e piazze “visibili al turista” ed a soli 400 alberi situati nelle stesse piazze e strade. Resta da capire se in quelle piazze, in quelle strade inserite nel Piano verde vi siano effettivamente 400 alberi oppure vi siano seri problemi con l’aritmetica.