Il fuoco incontrollato ha devastato vaste aree. Tre covoni composti da trucioli di ulivo sono ancora in fiamme stanno infestando l’aria sino all’abitato di Aradeo.

Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato ieri in città nella zona interna della strada comunale S. Vito Due Trappeti. A tarda sera, mentre scriviamo, sono le ore 19.00, ci viene segnalata l’esistenza di intense folate di fumo. Dai luoghi in cui si è sviluppato l’incendio raggiungono e avvolgono l’arteria stradale Galatina-Gallipoli all’altezza della cabina dell’Enel. L’acre odore del fumo è stato avvertito sino alle prime abitazioni di Aradeo.

I Vigili del Fuoco, intervenuti su chiamata da parte di alcuni abitanti della zona, (il 112 numero unico regionale, a lor dire, si conferma essere una “cretinata pazzesca”), intervenuti sul luogo dell’incendio hanno trovato a vista d’occhio uno scenario desolato. In alcune zone il fuoco era ancora attivo. In particolare ardeva ancora una casetta rurale il cui tetto era in preda alle fiamme.

Un grosso problema per gli abitanti della zona proviene da alcuni covoni (potete vederli nelle foto in alto) costituiti da trucioli di ulivo, risultato di una precedente eradicazione e macinatura di alberi di ulivo, lasciati all’interno di una tenuta agricola che ci riferiscono essere di proprietà della Casa di Riposo Celestino Galluccio. Hanno preso fuoco anch’essi a lenta combustione ma con intense emissioni di fumo.

Pur evitando ogni commento il relazione ai covoni abbandonati nei campi, i Vigili del Fuoco, non hanno ritenuto necessario un intervento su di essi concentrando il loro intervento sulla cascina e relativa alberazione circostante.

Intanto il fumo con l’intenso, acre odore di bruciato oltre ad aver invaso le zone circostanti si è diretto anche verso la strada Galatina- Gallipoli sino all’altezza della zona della centrale Enel raggiungendo anche la periferia di Aradeo al cui Comando dei Vigili Urbani sono pervenute segnalazioni da parte dei cittadini.

Data la natura del materiale, ci giungono ora alcune foto notturne che come potete vedere danno un’idea più chiara dello stato delle cose, ci sta da preoccuparsi anche per la sorte di altri tre covoni della stessa natura di quelli attaccati dal fuoco. Anche questi potrebbero subire la stessa sorte in quanto residue sterpaglie hanno ripreso ad ardere e potrebbero raggiungerli.

La situazione sanitaria dei luoghi in questo caso potrebbe diventare precaria per diversi giorni e forse un nuovo controllo tecnico sulla situazione generale non guasterebbe di certo.