Cronaca/ di pietro zurico

Ci hanno spesso lasciato perplessi le motivazioni con cui il sindaco Vergine, a difesa di situazioni spesso al limite del paradossale, tende a far apparire oro ciò che è semplicemente rame.

Spesso si è trattato di situazioni, anche assai serie, che sono però nate e morte nell’ambito di un consiglio comunale dove seppur dopo un dibattito, animato ed aspro, a vincere è stato pur sempre il famoso articolo quinto e poi…tutto nel dimenticatoio.

Detto articolo quinto, nello specifico, acquista una valenza maggiore se poi il titolare è il nostro Sindaco a cui una dote bisogna senz’altro riconoscerla: essere un buon comunicatore e soprattutto un convincente imbonitore.

Doti che invece mancano alla “concorrenza” anche perchè, spesso e volentieri, come già detto, ogni contrasto è nato e si è chiuso all’interno dell’aula consiliare o, al massimo, ha avuto code propagandistiche sui social, il suo campo, e qui lui sovrasta la concorrenza

Nel caso specifico, questa volta, le cose sono cambiate. Per la prima volta il nostro Sindaco si è dovuto misurare in altri ambienti diversi dai suoi campi di battaglia politica preferiti. Questa volta ha dovuto cimentarsi in un tempio dove non vige il famoso articolo quinto ma la legge dello Stato, lì vi è un Giudice che ha il compito di applicarla con equità e giustizia.

Come già comunicato anche sulle nostre pagine, in questo caso, le motivazioni, l’imbonimento, hanno fatto cilecca. I cittadini, a suo dire, “non avrebbero insistito nel chiamare le forze dell’ordine”. E’ stato questo Il tentativo paradossale ed assai poco edificante di difesa: scaricare il barile sull’anello più debole della catena.

Risultato finale di questo primo confronto/scontro in un’aula di Tribunale tra il neo progetto di marketing territoriale aggressivo è arrogante e la difesa di un proprio diritto o presunto tale da parte dei cittadini ha visto la : “condanna del Comune di Galatina a porre in essere tutti i controlli necessari a preservare il contenimento delle immissioni di cui sopra nei limiti della tollerabilità, imponendo l’osservanza, da parte degli esercenti attività ricreative e/o commerciali site nel centro abitato, alla normativa in vigore; (…) Condanna il Comune di Galatina alla refusione delle spese di lite sostenute dai ricorrenti, nella misura di complessive euro 1.786,00.

E Pantalone paga.

Non poteva, nonostante i silenzi assordanti della maggioranza, in ogni caso passare inosservata la condanna del Comune alla sanzione soprariportata e la cosa ha spinto i consiglieri comunali Marcello Amante e Loredana Tundo, a presentare interrogazione comunale urgente con richiesta di comunicazione in C.C. ai sensi dell’art. 18 del Regolamento. Oggetto della interrogazione l’immissione di musiche all’aperto e rumori molesti notturni-ordinanza Tribunale di Lecce del 23/07/2024 di cui riportiamo a seguire il testo:

Considerato

che la comprovata inerzia dell’Amministrazione rispetto a determinati deprecabili comportamenti, crea pregiudizio non solo alla salute dei residenti compromessa dal continuo disturbo del sonno e della quiete domestica, che già sarebbe sufficiente a porre in essere adeguate iniziative tese ad evitarli, ma alimenta un clima di conflitto indistinto tra attività commerciali e residenti, penalizzando di fatto  quelle che sono rispettose delle regole di buona convivenza e che di  tali comportamenti non abusano

che certamente la storia socio-culturale del nostro Centro Antico non merita la fama di  “discoteca a cielo aperto” basti pensare alla sosta selvaggia in Corso Porta Luce e nei Pressi della Pupa nella tarda serata,  oltre alla riferita disdetta di prenotazioni presso B&B nel centro proprio a causa dei rumori notturni,  per comprendere quale danno di immagine questo possa comportare a dispetto di tutte le dispendiose operazioni di Marketing Territoriale e pur comprendendo quello che una ben regolamentata e pertanto equilibrata “movida” può in tal senso rappresentare;

che in risposta a precisa interrogazione del Consigliere Emanuele Mariano del Luglio 2023 con la quale chiedeva tra le altre se fosse intendimento di questa Amministrazione organizzare turni serali di controllo in considerazione delle continue lamentele dei residenti del Centro storico, il Sindaco riferiva di una richiesta programmazione in “tempi ristretti” di specifica attività di controllo di cui evidentemente a distanza di un anno non vi è traccia.

Chiedono

Al Sindaco:

1-quali sono i provvedimenti che intende porre in essere sia in ottemperanza all’intimazione del Tribunale ma anche e soprattutto per una civile e non conflittuale convivenza tra residenti e attività commerciali;

2-se è a conoscenza di quali attività in Zona Corso Garibaldi, negli ultimi due anni hanno tenuto il maggior numero di eventi con musica all’aperto, che hanno evidentemente comportato la legittima istanza e conseguente condanna alle spese, che purtroppo, eventualmente confermata, sarà a carico di tutti i galatinesi”.