Il Sedile

Galatina/Italia Viva: l’Amministrazione comunale aiuti la ristorazione a sopravvivere con interventi immediati.

Cronaca/Politica/di Andrea Coccioli

La ristorazione è uno dei settori economici che  subirà il più grave contraccolpo della pandemia da coronavirus.

Non c’è dubbio che anche a voler essere speranzosi sulla stima dei risultati dopo il lockdown, è abbastanza prevedibile che le performance di fatturato saranno falcidiate a seguito delle misure di distanziamento tra i tavoli. Il 50% degli incassi registrati nel 2019 si volatilizzerà, inesorabilmente. 

A tutto questo si sommano gli impegni economici legati ai costi fissi delle attività che purtroppo continuano a gravare sulla gestione indipendentemente dagli eventi pandemici come il covid. 

Negli ultimi anni a Galatina sono nate diverse nuovi ristoranti e bar che hanno impiegato grossi investimenti per rendere più attrattivi i locali ed il servizio offerti.

Tutto ciò ha esposto in molti casi gli imprenditori ad ingenti impegni con le banche.

La chiusura delle attività per due mesi e mezzo e soprattutto la dolorosa prospettiva di scarsi fatturati nei prossimi mesi, rischiano di pregiudicare gli sforzi economici e fisici di tanti imprenditori che potrebbero verosimilmente non riaprire più con un tributo di forza lavoro di gravissime proporzioni.

Pertanto, sono necessarie misure straordinarie ed urgenti per scongiurare questo pericolo.

Ed in questo un ruolo centrale lo svolge l’amministrazione comunale che deve fare la sua parte senza indugio.

Sarebbe, infatti, importante consentire a tutte le attività economiche che ne faranno richiesta di ampliare la superficie destinata alla clientela sul suolo pubblico antistante il proprio esercizio commerciale.

Occupare strade, piazze, giardini pubblici, contemperando l’esigenza della circolazione dei veicoli e dei mezzi di soccorso, con la necessità di raddoppiare o anche triplicare gli spazi a favore della ristorazione. 

Non di meno sarebbe necessario eliminare il tributo dovuto all’occupazione del suolo pubblico per ombrelloni,  tavolini e tutte le strutture mobili leggere. 

Altro fattore determinante è la velocità di esecuzione di questi provvedimenti. Il Comune dovrebbe impegnarsi con i commercianti ad autorizzare la posa dei tavolini in un tempo massimo di pochi giorni. Il commerciante dovrebbe avere la possibilità di chiedere la maggiore occupazione di suolo pubblico attraverso una semplice comunicazione con e-mail all’ufficio del Comune.

E’ dunque necessario tanto buon senso ma si può e si deve fare subito!!!

Non c’è più tempo da perdere!!

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