Il Sedile

Galatina/La Movida torna a far parlare di se. Nuova ordinanza sindacale di regolamentazione.

Cronaca

Nonostante l’estate stia per passare nel libro dei ricordi, i bollori della movida non tendono ancora a calmarsi nel centro antico. Orari fuori tempo e e decibell a bacchetta sono ancora oggetto di regolamentazione e di proteste da parte dei cittadini della zona.

Si sono attivati nuovamente i cittadini che hanno fatto pervenire al Comune segnalazioni e lamentele relative a dichiarate turbative della quiete e del riposo, causate dall’eccessiva amplificazione sonora della musica prodotta dagli esercizi commerciali e dai locali pubblici di intrattenimento.

Si è attivata anche l’Amministrazione comunale che tramite ordinanza sindacale è intervenuta per regolamentare nuovamente la Movida.

L’esperienza registrata in loco – si legge nell’ordinanza- ha dimostrato che proprio le attività degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, e quelle ad esse complementari, sono spesso, nella realtà, causa di potenziale disturbo e disagio per i cittadini residenti nelle aree limitrofe interessate, con clienti che stazionano negli spazi esterni antistanti agli esercizi fino a tarda ora, anche dopo la chiusura dei locali”.

Dispone pertanto che :” Per le attività di intrattenimento musicale quali piano bar, concertini musicali, attività musicali mixate con presenza di Disk jockey, juke-box, musica diffusa da impianti hi-fi, karaoke, trattenimenti di svago vari sia dal vivo che con l’ausilio di mezzi sonori effettuati devono svolgersi senza superare i limiti massimi di esposizione al rumore previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico come in premessa menzionata.
Lo svolgimento all’esterno degli esercizi pubblici degli intrattenimenti musicali di sopra elencati, è consentita dal 10 ottobre al 30 Novembre: da Domenica a Giovedi sino alla mezzanotte; Venerdi e Sabato sino all’1.00 del giorno successivo.

Chiunque non osservi gli orari e le prescrizioni della presenta ordinanza è punito con la sanzione di una somma da € 25,00 a € 500,00, con pagamento in misura ridotta pari a € 200,00. ln caso di ulteriore violazione nello stesso anno solare, il trasgressore sarà punito con la sanzione amministrativa di € 500,00.

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