“Le strutture ricettive esistono già è la dimestichezza con la materia che manca”

Lettere/ di Antonio B.

Sono un Salentino che dopo tanti anni ritorna nei luoghi natii, che da lontano ho sempre seguito, per godersi un po’ di riposo.

Mi sono occupato nel Milanese di marketing territoriale ed organizzazione di flussi turistici.

Ho avuto il piacere di partecipare ad una riunione organizzata dall’assessore Mauro su tematiche riguardanti il centro storico.

Nel pourparler ho ascoltato l’assessore asserire che Galatina non può accogliere un certo turismo perché manca di adeguate strutture ricettive. Ossia che le stesse sono insufficienti.

Mi sono documentato e sono giunto a queste conclusioni:

Galatina ha 2 hotel, diverse decine di bed and breakfast ed agriturismi per una capacità ricettiva stimata di oltre circa 500 posti letto.

In campo ristorativo le cose vanno ancora  meglio perché si possono fornire a pieno regime all’incirca 4000 coperti al giorno.

Nel settore pasticceria poi possiamo vantare un posizionamento di valenza internazionale con produzioni di eccellenza e capacità produttive da esportazione.

Perché quindi l’ assessore Mauro asserisce che a Galatina non ci sono strutture adeguate?

Probabilmente perché non si spiega i numeri irrisori di presenze turistiche in città.

Galatina infatti si colloca pensate dopo Alliste o Lizzanello (Tabella 14 – Flussi turistici per alcuni comuni della provincia di Lecce – Anno 2017 )

A questo, con la modestia della mia esperienza nel settore, provo a dare qualche consiglio all’assessore che mi perdonerà se con franchezza dico che non ha dimestichezza con  la materia.

Galatina e isolata in tutti i sensi. Galatina a livello internazionale è come se non esistesse è come fosse invisibile. E quando grazie alla straordinaria importanza della Basilica di S. Caterina d’Alessandria la si conosce, la si reputa degna al massimo di una visita di un’oretta.

Da nessuna parte è promossa la permanenza in città.

Per comprendere come funziona il marketing territoriale bisogna posizionarsi su Google Maps e immaginare di guardare al pianeta Terra con occhi satellitari.

Da quella visuale il nostro territorio può essere riconoscibile solo associato al capoluogo Lecce.

Dovremmo capire che per farci notare al mondo intero noi siamo Lecce-Galatina e non altrimenti.

Sembra invece che  a tutti i costi ci si voglia distaccare, differenziare da Lecce condannandoci da soli all’irrilevanza, all’oblio.

Non si comprende come la stessa Lecce abbia faticato tantissimo è solo grazie a una politica oculata degli ultimi 20 anni è uscita dal cono d’ombra di sconosciuta e anonima provincia del mezzogiorno d’Italia.

Se Galatina avesse compreso questo e si fosse attaccata come un vagone al treno della locomotiva Lecce oggi le strutture ricettive, ristorative e  le attività produttive tutte, sarebbero state coinvolte nel vortice del progresso e dello sviluppo che ha segnato il capoluogo.

Invece per ignoranza o per un malcelato orgoglio campanilistico si è scelto di rimanere isolati escludendosi dai flussi turistici internazionali.

E’ incredibile come in tutti questi anni si sia sempre fatto Marketing turistico a rovescio.

Un  harakiri da lasciare senza fiato, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Caro assessore non invochi altre strutture perché ce ne sono già in esubero considerato che i coefficienti di utilizzo attualmente di quelle esistenti mediamente non vanno oltre il 20% delle capacità produttive.

Per carità non lo pensi minimamente, più cemento non porta assolutamente più turisti anzi  è il contrario, pensi a portare a regime ed in attivo le strutture esistenti.

Faccia entrare una buona volta Galatina nell’orbita di Lecce, si coordini con le iniziative del capoluogo, si agganci alla sua offerta turistica, si renda disponibile, si integri.

La caratterizzazione e la differenziazione di Galatina deve essere un valore aggiunto inserito nel pacchetto offerta Lecce-Galatina.  Ripeto Lecce-Galatina.

Se persisterà invece nell’idea presuntuosa di voler affermare Galatina assestante nel panorama mondiale avrà sprecato energie invano e soprattutto avrà perso un treno capace di trainare verso un formidabile sviluppo  la sua città, la nostra città.

Distinti saluti