Banditi quelli per mobilità toccherà poi al 50% riservato agli interni….una riserva con seri dubbi di legittimità.
Bisogna proprio dire che l’unico settore in cui l’Amministrazione Amante non si distrae con le scadenze è quella dei concorsi. Il piano triennale del fabbisogno di personale per il 2018 prevedeva, tra gli altri, la copertura di quattro posti di Specialisti Amministrativi Cat. D1, insomma quattro laureati, ed ecco pronto il bando di gara.
Dei quattro per due trattasi di specialisti contabili da destinare alla Direzione Servizi Finanziari (così tutto ad un tratto diventano tre come la trinità, o quasi perché presto ritorneranno ad essere due) per gli altri due trattasi invece di specialisti amministrativi con destinazione uno all’area Appalti e Contratti e l’altro all’area Anticorruzione e Trasparenza.
Quando vi dirò il resto sarete in grado anche di individuare con certezza almeno due dei vincitori.
L’Amministrazione ha infatti deciso di riservare il 50% dei posti da ricoprire al personale interno il che significa che un posto di specialista contabile ed uno di specialista amministrativo saranno riservati al personale interno senza che venga esperita la dovuta procedura di mobilità.
Una scelta veramente discutibile e dai contorni poco trasparenti e legali in quanto per ogni nuova assunzione da immettere in pianta organica la legge prevede espressamente il ricorso alla procedura di mobilità. Soltanto qualora andasse deserta l’una e l’altra si può procedere con il bando di gara pubblico per titoli ed esami.
Evidentemente dalle parti di Palazzo Orsini o sono convinti che se anche nella fase della mobilità si presentassero in numero superiore alle due unità da selezionare basterebbe selezionarne due unità (giusto per tenersi liberi gli altri due posti per gli interni) e dichiarare non idonei gli altri partecipanti o potrebbe significare anche che amano dimostrare che volere è potere e loro “puotono”.
Leggendo questa Determina (se l’hanno letta), la n. 80 del 30 ottobre 2018, mi chiedo cosa abbiano pensato le RSU, ma più che pensato interesserebbe capire e sapere cosa hanno intenzione di fare unitamente ai loro delegati provinciali.
La stessa cosa che fecero con l’allora sindaco Montagna quando fu espletata la stessa procedura per la selezione dello specialista di vigilanza di cui si sapeva il nome già dal momento dell’insediamento del sindaco? A livello provinciale allora si nascosero dietro la motivazione che non erano stati informati del fatto, che nessuno aveva fatto recapitare loro i carteggi. Insomma un po come dire che RSU e Responsabili provinciali non si parlano o se si parlano non si sentono.
Sta ora per succedere la stessa cosa. Il sindaco Amante, e il Richelieu di noi altri, stanno percorrendo la stessa identica strada. I nomi dei vincitori sono arcinoti. Lavorano già, con mansioni inferiori, nei settori di destinazione dei futuri specialisti. Possiamo aggiungervi che una è laureata in Giurisprudenza e l’altra in Economia e Commercio.
Nel frangente (per ciò che riguarda la mobilità obbligatoria) il Dipartimento della Sviluppo Economico, Formazione e Lavoro della Regione Puglia ha comunicato che nell’elenco dei dipendenti pubblici in disponibilità non dispone di lavoratori con i requisiti richiesti pertanto si è provveduto ad approvare i bandi per la mobilità volontaria con i relativi allegati e schemi di domanda.
Un particolare importante: relativamente alle forme di pubblicità, si procederà alla pubblicazione dei bandi nell’Albo Pretorio on line del Comune e sul sito internet istituzionale per trenta giorni consecutivi decorrenti dal giorno successivo a quello di inizio della pubblicazione.
Non sarebbe stato anche il caso che il bando fosse inviato per la pubblicazione anche ad altre Amministrazioni Comunali come fanno tante altre con noi e di cui leggiamo ed apprendiamo dei loro concorsi? Sicuramente saranno convinti che il nostro sito istituzionale sia letto assiduamente da tutti dalle Alpi a Lampedusa come testimonierebbe in tal senso l’ultimo concorso per mobilità riguardante gli agenti di polizia municipale. O no?