Il PPTR bloccherebbe i progetti già in corso secondo gli architetti leccesi pertanto hanno pensato di organizzare sei incontri con un unico tema: “Il Piano paesaggistico territoriale regionale”. Il primo si terrà lunedì prossimo 7 ottobre, a Galatina, alle 18, presso la sala “Contaldo” del Palazzo della Cultura, la fase di ascolto ed approfondimento promossa e organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Lecce, che per l’occasione ha scelto di ‘decentrare’ gli appuntamenti nelle sei aree individuate dai Gruppi territoriali.
Dopo Galatina, dunque, secondo un calendario già diffuso agli iscritti e pubblicato sul sito dell’Ordine, gli incontri proseguiranno, tutti con inizio alle 18, martedì 8 ottobre a Nardò, sala “Paolotti” della Chiesa di San Francesco da Paola; mercoledì 9 ottobre a Maglie, sala consiliare del Municipio; venerdì 11 ottobre a Gallipoli, Sala dell’ex Mercato Coperto; lunedì 14 ottobre a Tricase, Scuderie del Palazzo Gallone; martedì 15 ottobre a Lecce, presso la sede dell’Ordine, Galleria Piazza Mazzini, Lecce.
“Dopo l’adozione da parte della Regione Puglia del Piano paesaggistico territoriale – si legge nell’invito – si rende opportuna, alla luce delle importanti innovazioni che il Piano contiene, e necessaria, alla luce delle Norme transitorie e delle Norme Tecniche di Attuazione, una fase di ascolto ed approfondimento da parte di noi tutti. Un approfondimento opportuno anche in considerazione dell’intenso dibattito che l’approvazione del Piano ha generato, della discussione emersa nel corso degli incontri promossi dalla Regione a Foggia, Bari, Lecce, dei differenti punti di vista che si sono articolati nelle sedi preposte e sulla stampa, delle differenti prese di posizione di tecnici, docenti, giuristi, uffici tecnici, rappresentanti degli Enti territoriali e, ultima ma non ultima, di quella assunta congiuntamente, in sede regionale, dalle Federazioni e Consulte di architetti PPC, ingegneri, agronomi, geometri”.
E ancora: “La natura degli incontri non è naturalmente politica ma, nello spirito di collaborazione istituzionale, eminentemente tecnica e disciplinare. Ridurre il consumo di suolo, tutelare e preservare il paesaggio, avviare azioni sempre più incisive di rigenerazione urbana, facendo della rigenerazione l’elemento prioritario nella costruzione di nuovo paesaggio, sono tutti punti intorno a cui si articola da tempo anche la nostra visione. Condividiamo i principi che ispirano il Piano, le norme di salvaguardia, la filosofia complessiva. Pur tuttavia lo snodo centrale, da approfondire puntualmente, è il modo in cui si articolano e si declinano principi ispiratori, norme tecniche di attuazione, realtà territoriali, azione delle norme transitorie”.