Cronaca/di pietro zurico
Succede, così ci scrivono, che un cittadino raccoglie in mezzo alla strada, nelle vicinanze di via Orsini, una bolletta Enel intestata ad una generica Associazione Culturale.
Povera cultura ormai buttata anche in mezzo alla strada.
Succede, poi, che la fattura venga scansionata e ci venga inviata in Redazione tramite mail. La vedete in alto in apertura.
La cosa mi incuriosisce. Mi incuriosisce per vari motivi. Primo perchè il recapito della fattura è intestato ad una Associazione Culturale in via Orsini ma si riferisce alla fornitura di energia elettrica in Via Cafaro 2. In via Cafaro 2 è ubicato un immobile di proprietà comunale.
Quindi fattura in mezzo alla strada, intestazione ad una fantomatica Associazione culturale ed immobile di proprietà comunale. Un bell’intreccio di rompicapo. Altro che il cubo di Rubik .
La cosa più assurda è però che la Società fornitrice di energia elettrica dichiara che le precedenti fatture non risultano essere state pagate e pertanto la Società vanta un credito di ben 15.349 euro maturati dal marzo del 2021 sino ai nostri giorni.
Altro mistero: Enel che dopo oltre tre anni di impagati lascia attiva un’utenza perchè continui a consumare e non pagare.
Abbiamo cominciato con il tentativo di capire chi fosse il vero intestatario dell’utenza morosa. Siamo riusciti a risalire alla sua identità tramite la sua partita Iva. L’utenza risulta intestata ad A&A Art e Ars Gallery.
Il primo mistero è stato parzialmente risolto. Soltanto parzialmente perchè Art & Ars avrebbe dovuto risultare intestataria dell’utenza massimo sino ai primissimi mesi del 2022 allorché l’immobile ha cessato di essere sede di “Bollenti Spiriti” il programma regionale delle Politiche Giovanili . Successivamente in quello stesso immobile ci risulta essersi insediata l’Associazione GioRe gestore del nuovo progetto regionale delle Politiche Giovanili “Luoghi Comuni”.
Bisogna rilevare che è soprattutto in questo periodo che si concentrano i consumi più sostanziosi di Energia Elettrica, lo potete constatare dall’elenco delle forniture impagate, pubblicato a fondo pagina. Era allegato alla fattura del Giugno 2024. I consumi oscillano dai 500 ai mille euro mensili. Roba da festa patronale costante.
Ma non è questo l’aspetto saliente della vicenda almeno non lo sarebbe se le fatture fossero state regolarizzate. Invece no, continuano ad essere emesse perchè si continua a consumare e continuano a non essere pagate.
Quello che sfugge è perchè una associazione uscente non disdice il contratto di utenza (forse per favorire il subentrante?) ed a sua volta il subentrante perchè non ha intestato a se le utenze ed ha continuato a consumare energia senza mai pagare un centesimo?.
Non siamo a conoscenza delle clausole che regolano il rapporto tra Regione Puglia-Comune e Associazione gestore Luoghi Comuni per quanto concerne i relativi obblighi tra le parti.
In ogni caso sia che le utenze siano a carico del Comune sia che lo siano a carico dell’Associazione resta l’assurdità che nessuna delle due parti abbia sentito il dovere di regolarizzare la situazione intestando a se le utenze ed abbia continuato ad usufruire illegittimamente ed a sbafo di un’utenza ancora intestata al vecchio gestore. Nessuno si è mai posto il problema di chi stesse pagando (o meno) i consumi energetici in quell’immobile, lo ripetiamo di proprietà comunale.
Forse sarebbe il caso, e non pensiamo lo farà mai l’associazione che da oltre due anni è insediata nell’immobile peraltro assai nota per la sua “parsimonia”, (e quindi perchè rischiare se le sta bene così?), che assessore e dipendente responsabile della gestione del patrimonio immobiliare del Comune, decidano di dare uno sguardo alle carte, controllare a chi tocca essere l’intestatario delle utenze di via Cafaro e poi agire di conseguenza e magari con sollecitudine.