Cronaca/di pietro zurico

L’Amministrazione comunale con la Delibera di G.C. N. 188 del 13 luglio del 2021 aveva aderito all’iniziativa regionale “Luoghi Comuni – Diamo spazio ai giovani” rivolto ad Enti Pubblici e finalizzato a favorire la realizzazione di iniziative di innovazione sociale promosse e realizzate da Organizzazioni giovanili del Terzo Settore tramite l’utilizzo e la valorizzazione di beni immobili sottoutilizzati di proprietà pubblica.

Il programma regionale si propone di selezionare, attraverso la mappatura del patrimonio pubblico sottoutilizzato, giovani ed Enti pubblici, da finanziare con risorse sino a 40.000 euro per ciascuno spazio candidato e ritenuto meritorio da parte dell’ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e Innovazione).

A tal fine, la Giunta comunale aveva candidato due spazi pubblici dalla stessa ritenuti sottoutilizzati individuandoli in parte di immobile dell’Ex Casa Museo del Tarantismo con ingresso da Corso Porta Luce e parte di immobile del Palazzo della Cultura “Z. Rizzelli” con ingresso da via Cafaro.

Che il Palazzo della Cultura almeno sino all’inizio dei lavori nel polo bibliomuseale fosse sottoutilizzato ci giunge nuova mentre ci era assai noto l’interesse di un’associazione locale che, detta alla Cetto La Qualunque, indubbiamente, qualunquemente e futuramente da tempo bramava la disponibilità dell’immobile per liberare da lacci e lacciuoli la propria prorompente creatività a favore della città.

Un’altra sorpresa, se vogliamo ancor più grossa, ci è giunta, però, con la deliberazione di G.C. n. 92 del 06 aprile 2022 con la quale hanno preso atto che in seguito al trasferimento degli uffici comunali della nuova sede, si era resa libera anche la sede di via Principe di Piemonte, civico 26 e 28, e visto che non c’è due senza tre è stato deliberato di aggiungere all’iniziativa Luoghi comuni anche questo terzo immobile.

Adesso che abbiamo capito il percorso, ragion per cui avevamo già espresso preoccupazioni in merito, ora siamo curiosi di sapere quale sorte, questa Amministrazione, è intenzionata ad assegnare al Sedile, a Palazzo Mandorino, a Palazzo Bardoscia – e giacché ci siamo perché no? – anche palazzo Ferrarese. Stupiteci ancora!