Ancora una transazione per altri debiti mai pagati. Bollette di consumi idrici per oltre 100 mila euro.
Cronaca/ di p.z.
Galatina – L’ AQP s.p.a. ha contestato al Comune di Galatina l’importo di oltre 100 mila euro di cui era creditore per bollette di fornitura idrica mai pagate. Un’altro dei tanti debiti, non onorati negli anni dai nostri amministratori, a cui ormai siamo abituati alla stessa stregua che anche domani ci sarà un’alba ed un tramonto.
Non crediamo sia un debito “emerso” all’improvviso come Venere dalla spuma del mare. Questo è quanto però vorrebbero farci credere dalle parti della Ragioneria Comunale quando scrivono nella determina n.760 del 22 maggio che “da una ricognizione amministrativo contabile tra le parti, in contraddittorio con questo Ente, è emerso che il Comune di Galatina è debitore nei confronti di Acquedotto Pugliese s.p.a. della complessiva somma di € 107.826,69 (al netto di IVA) portata da fatture nel tempo emesse ed afferenti a corrispettivi di fornitura idrica di annualità pregresse“.
Certo che se così fosse la cosa sarebbe ancora più grave perché un conto è non aver pagato per mancanza di soldi, un altro non sapere che esistono debiti non pagati. Ormai non ci sta da meravigliarsi più di nulla su tutto ciò che orbita intorno a Palazzo Orsini ed al suo establishment.
Tra le parti, ci informa lo stesso atto, sono intercorsi appositi incontri finalizzati al componimento bonario e transattivo delle pretese creditorie, ed il Comune di Galatina ha avanzato una proposta di definizione bonaria e transattiva dell’esposizione debitoria quantificata nell’offerta di € 78.000,00 più IVA che è stata accettata.
L’importo sarà dilazionato in n. 2 rate, di uguale importo, da corrispondersi, la prima, entro il 31/05/2019 e la seconda entro il 31/12/2019.
Poi troviamo la perla filosofica o pragmatica (scegliete voi) della nostra burocrazia nel commento all’operazione. Leggete cosa scrivono: “Considerato che la suddetta proposta di bonario componimento consente al Comune di Galatina di estinguere tutta l’esposizione debitoria di cui innanzi mediante la liquidazione in favore di AQP s.p.a. di un importo significativamente inferiore rispetto a quello portato dalle fatture nel tempo emesse (…)“.
Dite la verità non vi sembra un inno alla furbizia ed all’evasione?
Pare come se ci dicessero : “Non pagate tanto poi fate come noi un accordo transattivo e pagherete di meno rispetto a quanto realmente dovuto”. Insomma fare i furbi perché conviene sempre.
Dico questo perché quello del risparmio è un motivo ricorrente in tutte le transazioni finora fatte in cui si è verificata tale evenienza: “Siamo stati bravi perché abbiamo pagato meno di quanto dovevamo pagare” e vada pure alla malora se a pagare è stato e sarà, come sempre, chi già il suo lo aveva pagato puntualmente.
Sappiano che ormai siamo stanchi, veramente stanchi di queste giostre e di questi giostrai.