Cronaca/ di Redazione
Ormai ci sarebbe da meravigliarsi se l’affidamento della gestione di un servizio pubblico, alla scadenza dei termini, fosse assegnato nei tempi dovuti senza ricorrere prima ad una serie di proroghe.
Invece o perché si omettono o peggio ancora si sbagliano le condizioni tecniche del bando di gara o perché la gara va deserta per condizioni economiche ritenute capestro o più semplicemente perché non ci sta la voglia e la volontà di fare un bando di gara, succede spesso che le stesse proroghe siano temporalmente più lunghe della stessa assegnazione originaria del servizio.
Tra le casistiche citate rientra anche il servizio di gestione dei canili comunali. Il servizio, previo espletamento di bando di gara, fu affidato alla
R.T.I. tra DOG PARK ed A.N.T.A per la durata di anni tre: dal 01 luglio 2015 sino al 30. giugno 2018.
In prossimità della scadenza del contratto, con Deliberazione della Giunta Comunale n. 180 del 28.06.2018 si dette il via alla prima proroga per un periodo di 180 giorni e contestualmente si diede disposizione agli uffici competenti di procedere alla predisposizione degli atti necessari all’espletamento della procedura di gara per l’individuazione del nuovo operatore al quale affidare la gestione del servizio.
Quindi già nel giugno del 2018 avrebbero dovuto, durante i sei mesi di proroga, essere espletate tutte le procedure relative al nuovo bando di gara.
Invece niente, del bando di gara neanche a parlarne tanto che giunti al 31 dicembre 2018 cosa si è fatto? Ma un’altra proroga naturalmente. Con la determina del Responsabile del Servizio n. 31 del 14 gennaio 2019, infatti, è stato disposto l’affidamento temporaneo del servizio con proroga sino al 31 marzo 2019.
Pensate sia finita qua? Decisamente no. Scrivono infatti nella determina n.35 del 05 aprile 2019 che ” considerato che è in corso a cura dell’Ufficio competente la predisposizione di tutti i documenti di gara che possano portare ad individuare la migliore soluzione operativa in termini di efficacia, efficienza ed economicità (…) occorre nell’immediato al fine di garantire il benessere degli animali individuare una procedura che possa permettere la prosecuzione del servizio” . Ed allora non potendo fare più proroghe si cambia tecnica.
La procedura è ormai quella consolidata che per cifre inferiori ai 40.000 euro si ricorre alla trattativa diretta sul MEPA con l’operatore economico di gradimento senza dover invitare altri a presentare offerta e pertanto il servizio viene nuovamente assegnato sino al 30.06.2019 alla stessa RTI tra Dog Park ed ANTA.
E siamo ormai a tre. I nove mesi di proroga che avrebbero dovuto servire per definire e portare a termine il bando di gara sono trascorsi senza che poco o nulla sia stato predisposto dagli uffici competenti. Tenuto presente che i tempi tecnici (qualora tutta la documentazione di gara fosse stata già predisposta e non lo è) vanno quantificati (tra pubblicazione del bando di gara, tempi utili per le offerte, Commissione giudicatrice etc) almeno in quattro mesi ho la netta sensazione che non si finita qui la gioia e la felicità degli attuali gestori del servizio.