Dalla commedia alla farsa. Nell’odierna riunione di Commissione hanno deciso…di non decidere. “Non è nostra competenza chiudere reparti”.

Cronaca/di Redazione

Se non parlassimo di un argomento estremamente serio che riguarda la tutela della salute di una larga fetta di salentini, ci sarebbe da ridere di gusto. Purtroppo riteniamo sia più appropriato piangere.

Come nella più classica commedia all’italiana, con sfumature da “teatrino dell’assurdo” continua una manfrina inspiegabile quanto ingiustificata. Riunioni, convocazioni, interessamenti di parlamentari ed esponenti politici di ogni area e livello si susseguono sin da maggio allorquando noi per la prima volta portammo all’attenzione generale il tentativo di chiusura del Punto Nascita di Galatina (temporaneo dicevano !).

A distanza di oltre due mesi sembra che nessuno voglia assumersi la paternità di soffiare su quel “cerino”. Continuano a passarselo di mano in mano nella speranza che a bruciarsi non siano le loro dita.

Oggi è stata la volta del Capo Dipartimento Materno Infantile Dott Carmelo Perrone che ha convocato d’urgenza una commissione facendo spostare una ventina di professionisti tra medici e personale sanitario per ….. decidere di non decidere.

“Non è nostra competenza chiudere definitivamente reparti” questo in sintesi il sunto del verbale redatto a fine lavori. Ci permetta una riflessione Dott. Perrone, ma era necessario far spostare tutti a Lecce per giungere a questa conclusione ? Da Capo Dipartimento non sarebbe stato sufficiente una mail alla Direzione Generale o Sanitaria (oggi assenti chissà perchè) per comunicare la sua legittima valutazione ?

Capiamo e condividiamo appieno la sua posizione su una richiesta di valutazione che non  ha nulla di tecnico o organizzativo del suo Dipartimento, qui si parla di pura “politica sanitaria regionale”, volevano farle ingoiare questa polpetta velenosa dall’aspetto “tecnico”, invece no tocca alla politica assumersi le proprie responsabilità, decidendo ma spiegando ai cittadini metodi e valutazioni utilizzati.  Dovremmo poter capire se alla base di ogni decisione ci siano state valutazioni su dati oggettivi o se si sta applicando la regola del mai tramontato “articolo quinto” (decido io che ho vinto).

Cosa succederà ora non possiamo saperlo ma ci auguriamo che si ponga termine a questa pantomima e non si passi da una convocazione a un’altra tendando la carta dello sfinimento. Tutto fa presupporre che per il momento nulla si muoverà e nessun reparto chiuderà, con la speranza (la loro) che le ferie e il caldo distolgano l’attenzione e la presa mediatica sulla questione si attutisca.

Noi di certo non abbasseremo l’attenzione con l’augurio che tutta la politica oggi in prima linea non molli la presa, ma se così fosse ci assumiamo l’onere di fungere da “promemoria” per tutti, affinché nessuno possa sfuggire alle proprie responsabilità e agli impegni presi con i cittadini galatinesi