Il Sedile

Galatina/Ospedale S. Caterina Novella, Segreteria provinciale CGIL: “Attuate quanto previsto dal deliberato regionale”

Floriano Polimeno con Pec indirizzata al D.G. ASL Le, Stefano Rossi, ed al sindaco di Galatina Fabio Vergine evidenzia criticità, omissioni e chiede chiarezza sul futuro del nosocomio.

Cronaca/di pietro zurico.

Galatina – “Nella riorganizzazione della rete ospedaliera salentina, non sembra che trovi spazio, per il Presidio di Galatina, una completa attuazione a quanto deliberato dalla Giunta Regionale con il regolamento n. 14 del 2020,in applicazione al DM70/2015

E’ quanto evidenzia il segretario provinciale CGIL Floriano Polimeno con una nota inviata tramite Pec al Direttore Generale dell’ASL Lecce Stefano Rossi ed al sindaco di Galatina Fabio Vergine.

Spiace constatare – prosegue Polimeno – come a tutt’oggi nei confronti del P.O. di Galatina non sia stato disposto alcun intervento decisionale di potenziamento della Struttura.
Addirittura, in questi giorni si è sparsa la voce di un imminente accorpamento del punto nascita di Galatina con il reparto di Ostetricia di Gallipoli, per probabile carenza di personale medico.
In questo susseguirsi di voci e notizie, non si comprende quale connotazione e rimodulazione dovrebbe avere il PO di Galatina, se deve essere un ospedale di base, un ospedale di comunità o altro
“.


Secondo quanto previsto dal DM 70/2015 e del dal Regolamento n. 14/2020 della Regione Puglia il PO ospedaliero di Galatina avrebbe dovuto essere dotato : di 12 posti letto di Terapia Intensiva, 5 posti letto di Ortopedia,
5 posti letto di chirurgia generale (attualmente divenuta una Week surgery),
15 posti letto di lungo degenza e almeno altri 20 posti letto tra Medicina Generale e lungodegenza.

A tutt’oggi, non risultano attivati e tantomeno programmati.

Appare chiaro come la mancata attivazione o il mancato potenziamento di dette Unità rende l’ospedale di Galatina pericoloso per l’esito clinico dei pazienti e poco competitivo, di fronte alla concorrenza del settore privato.
Si aggiunga a tutto ciò che, il mancato raggiungimento del pareggio del bilancio, imposto dalla normativa, comporta la chiusura dell’ospedale.

Non si può assolutamente pensare, fa notare il dirigente sindacale che “il reparto di Malattie Infettive debba affrontare situazioni pandemiche o di malattie tropicali senza renderlo più specialistico, senza che in via prioritaria siano attivati immediatamente i 12 posti letto di Terapia Intensiva all’interno del P.O. di Galatina, anche in previsione dello scorporo, del P.O. “Vito Fazzi”, dalla ASL Lecce, destinato a diventare azienda autonoma e polo universitario”.

E’ il momento di farsi sentire dai vertici dell’Asl ma con un chiaro progetto ed una chiara visione di quale deve essere il futuro dell’Ospedale S. Caterina Novella.

A parte la normativa non applicata, DM 70/2015 e regolamento Regionale n.14/2020,- sottolinea Polimeno – se si vuole considerarlo polo di area medica sarebbe allora opportuno richiedere:

Un’area di degenza che comprenda la struttura semplice di Gastroenterologia e Cardiologia con almeno 12 posti letto,

Prevedere la riabilitazione cardiologica con posti letto presso l’ospedale di Galatina,

Richiedere immediatamente l’attivazione dei 15 posti letto di lungo degenza previsti,

riportare a 32 i pl di medicina eseguendo lavori mai fatti ancorché sollecitati piu’ volte,

Radiologia prevista dal Regolamento come Unità Operativa Complessa ma trasformata dalla stessa ASL in Unità Operativa Semplice dipartimentale con delibera del direttore generale n. 303 del 21/04/2021;

La strada da seguire appare più che evidente. Perseguirla con tenacia significa però abbandonare il vezzo di passerelle politiche e reportage fotografici. Mettersi a lavorare seriamente per la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini galatinesi e del comprensorio, interagendo con tutti i rappresentanti istituzionali dei Comuni del comprensorio a tutela di un diritto che non è soltanto dei soli galatinesi.

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