Cronaca/Politica/di
Francesco Colaci
Coordinatore Movimento Regione Salento- Galatina
E’ giunto il momento di tirare le prime somme sull’impatto della pandemia da Covid 19 sul nostro sistema sanitario regionale ed in particolar modo sull’Ospedale di Galatina, con la speranza che questa esperienza, così grave e dolorosa, ci abbia insegnato qualcosa.
Non si può non riconoscere come il nostro Ospedale si sia rivelato perfettamente idoneo a rispondere alle esigenze sanitarie dettate dalla pandemia, grazie alla
conformazione strutturale e logistica ed all’ampiezza che, oltre ad assicurare la funzionalità di tutti i reparti
ancora esistenti, ha permesso la realizzazione di un autonomo pronto soccorso Covid nel padiglione dove già aveva sede il reparto di malattie infettive.
Tale esperienza dovrebbe aver insegnato al Presidente Emiliano l’importanza dell’ospedale di Galatina nell’organizzazione del sistema sanitario regionale, e l’impossibilità di rinunciare ad un ospedale grande e ben strutturato, per offrire un servizio sanitario degno di questo nome.
Invece, registriamo come, non solo siano stati totalmente inutili sia i continui appelli e le denunce che da due anni a questa parte rivolgiamo a parlamentari Galatinesi e consiglieri regionali, ma neppure l’esperienza di tre lunghi mesi di pandemia sia servita a distogliere la Regione dall’attuazione del nefasto piano di riordino ospedaliero.
Infatti, come confermato in più sedi, continuerà il depotenziamento dell’Ospedale di Galatina,
dove rimarrà, forse, un reparto di malattie infettive, e qualche struttura e servizio ad esso satellite e
complementare.
Per il resto, pochissimi servizi e personale all’osso, in vista dell’ineluttabile “riconversione” in qualcos’altro. Tutto ciò è inaccettabile e frutto di miope incoscienza e pervicacia nell’attuare un piano di riordino ospedaliero che i fatti hanno dimostrato essere fallimentare.
Come si può tollerare che un bacino di
utenza di oltre 120.000 abitanti veda un’offerta sanitaria incentrata sul solo ospedale di base di Copertino?
Come è possibile “costringere” tale cittadinanza alla bolgia del “Fazzi”, sovraccaricando tale struttura?
Non sappiamo quando finirà l’emergenza Covid, o se tra alcuni mesi tornerà ad aggravarsi, ma è
indispensabile predisporre l’organizzazione sanitaria in previsione delle future esigenze sanitarie, magari
ritornando su passi scellerati, abbandonando modelli organizzativi rivelatisi fallimentari, sia in Puglia che in
altre regioni.
Chiediamo che l’Ospedale di Galatina torni ad essere ospedale di primo livello, posto a servizio di un bacino di utenza di oltre 120000 abitanti. Non possiamo che essere lieti di aver appreso che alcuni noti
esponenti dell’attuale maggioranza regionale finalmente hanno compreso la bontà della nostra battaglia a difesa del nostro Ospedale, riconoscendo con onestà intellettuale ciò che solo il Presidente Emiliano non vede, e cioè che la sanità salentina non può fare a meno di un Ospedale di Galatina di Primo livello.
Chiediamo nel contempo che tutti coloro che hanno a cuore Galatina, uniscano la loro voce, a cominciare
dall’Amministrazione Comunale e dal suo Sindaco, cui va il plauso di aver ben gestito l’emergenza di questi mesi, per proseguire con i Consiglieri di opposizione che hanno a cuore la battaglia a difesa dell’ospedale e degli interessi di Galatina.
Mi astengo da porre analoga richiesta ai parlamentari di Galatina, stante l’esito di mie analoghe richieste di questi anni, cui è seguita unicamente una amabile passeggiata per i reparti dell’Ospedale.
Non si può perdere l’occasione per cambiare l’attuale situazione, dato che la prossima scadenza elettorale
regionale ci fornisce un’opportunità unica per difendere la nostra città, pretendendo da chiunque si offra di rappresentarci, di avere a cuore Galatina e battersi per essa in ogni sede.
Francesco Colaci
Coordinatore Movimento Regione Salento- Galatina