Ci si chiede ora: la Pantacom ha ancora la volontà e la disponibilità economica per realizzare il progetto? Ne abbiamo parlato con i consiglieri Gervasi, Amante e Pepe.
Già si sapeva come quella di ieri sarebbe stata solo una tappa di routine perchè ormai era già tutto definito e deciso nella penultima Conferenza dei Servizi a Bari. Allora ad interrompere momentaneamente il passo definitivo, quello di poter entrare nella fase di assegnazione di punteggio per la realizzazione del Megaparco, fu la richiesta da parte dei tecnici della Regione di una nota del SUAP che relazionasse l’impatto della struttura sulla città dal punta di visto commerciale. Quest’ultima unita a quella già prodotta sull’impatto tecnico- ambientale avrebbe, come è stato, completato l’iter amministrativo dell’intera procedura. Ieri, infatti, si è tenuta la Conferenza dei Servizi a Bari e nulla più è stato obiettato. La pratica era completa ed atta ad essere immessa nella fase definitiva: quella per l’ assegnazione del punteggio.
Erano state presentate delle obiezioni, le stesse della precedente Conferenza dei Servizi, da parte di alcune Associazioni Ambientaliste le quali però nulla hanno potuto in quanto i tecnici regionali le hanno ritenute non pertinenti.
Ora si tratta di dare un’occhiata alla Pantacom. Quello che sappiamo di questa Società dal punto di vista solo camerale non è certo il massimo dell’affidabilità economica. Ha assunto un pò di “impegni” politici a destra ed a manca oltre a quelli assunti in Convenzione con il Comune. Di certo si sa che la Pantacom è una Società s.r.l con un capitale sociale di 35.000 euro. Di certo si sa che è in una situazione patrimoniale passiva. Il capitale sociale è stato interamente consumato ed alla stato attuale risulta ancora non attiva. Ma queste sono semplici formalità nel senso che possono essere sanate in un batter d’occhio, basta un aumento di capitale sociale, una dichiarazione di inizio di attività e tutto è a posto. Di certo ai soci della Pantacom, famiglia Perrone in testa, non mancherebbero i soldi.
Il dubbio che ora aleggia è se esiste ancora la volontà e la voglia di procedere alla realizzazione del complesso commerciale da parte della Pantacom. La Società ha in tasca i compromessi di acquisto dei terreni interessati dal progetto. I terreni sono già da tempo della tipologia D/7 quindi adibiti esclusivamente ad insediamenti produttivi. La Pantacom è o sarà presto la titolare della licenza ma sono in molti ad avere dubbi se sarà la stessa Pantacom a realizzare il progetto.
Nutre dubbi il Consigliere Gervasi rappresentante del gruppo “Liberi di” per il quale ” dopo quasi dieci anni potrebbero anche essere cambiate alcune cose. Siamo in tempi in cui la crisi attanaglia molte aziende ed un imprenditore prima intraprendere un percorso impegnativo deve valutare molte cose e farsi molti conti. La domanda quindi da porsi è se Perrone vuole o meno spendere questi soldi”
Non interessa chi sia o chi sarà a realizzare il progetto al consigliere delle Liste Civiche Marcello Amante per il quale l’attenzione deve essere concentrata a che ” Chiunque realizzerà il progetto rispetti gli impegni contrattuali assunti nella Convenzione che poteva essere sicuramente perfettibile. Che siano le imprese locali a realizzare i lavori in modo da avere una ricaduta economica sul territorio e che la vigilanza sia stretta anche sulle future assunzioni del personale di servizio”
Sollecita, inoltre, l’Amministrazione a che “I futuri maggiori proventi derivanti dalle tasse e tributi pagati dalle attività imprenditoriali svolte in Contrada Cascioni vengano utilizzate per favorire la sopravvivenza e lo sviluppo delle piccole e medie attività commerciali cittadine con incentivazioni e riduzioni, dove possibile, della fiscalità”
Per Antonio Pepe (PDL-La Puglia Prima di Tutto) la vicenda Pantacom deve far riflettere sul perchè ” le imprese fuggano dal fare investimenti in Italia visto che son serviti ben dieci anni per giungere al termine del solo iter burocratico. Resta la sodisfazione per la fine positiva della vicenda che non potrà che avere ricadute positive su tutto l’interland”
Non son mancate nelle dichiarazioni frecciate, alcune assai piccate, nei confronti di alcune componenti politiche. Per Pepe < Rifondazione Comunista deve ora prendere atto della realtà dei fatti ed assumere le dovute conseguenze. Forte non può continuare a gestire la delega al settore dell’Urbanistica, deve dimettersi è in contrasto con i fini e con l’attività di quel settore”.
Per Gervasi, invece, si tratta di ” Quattro navigatori di internet che non sanno neanche di cosa parlano e producono foto di realtà falsificate.”
Per il filosofo che cerca di dare una risposta alle domande esistenziali dell’ uomo, il Coordinatore di SEL, Francesco Luceri, questo è il suo pensiero : ” Ora mettetevi in fila per acchiappare al volo un bel posto di lavoro di 3 mesi dopo essere stati debitamente raccomandati a qualsivoglia politico…pronti a lavorare nella nuova cattedrale nel deserto?”