Cronaca/Politica/di Paola Carrozzini consigliere comunale Lista Carrozzini.
Come è noto, il Primo Giugno è stato celebrato il “Pasticciotto Day”. Tante pasticcerie salentine hanno aderito. Molte persone hanno avuto l’opportunità di gustare un pasticciotto, acquistato alla modica cifra di 0,60 cent.
Pochissimi turisti hanno potuto godere di questa prelibatezza per i motivi che tutti conosciamo e non solo per quelli. Tuttavia gli organizzatori del “Pasticciotto Day” si sono considerati soddisfatti per il successo dell’iniziativa e contano di riproporla annualmente. Quest’anno abbiamo avuto la seconda edizione. La prima, ahimè, in uscita dal rigidissimo periodo di lockdown 2020.
Sappiamo bene cosa ha scatenato questo inno al Pasticciotto all’interno dell’Amministrazione Comunale di Galatina. Consiglieri di Maggioranza e Assessori si sono alternati sulle pagine dei giornali on-line della Città, al fine di esprimere la propria opinione PRO oppure CONTRO il “Pasticciotto Day”.
Ma non è di questo che intendo parlare.
Per prima cosa ho analizzato l’elenco delle pasticcerie che hanno aderito all’evento ed il numero esiguo di esercenti di Galatina ha catturato subito la mia attenzione. Escludendo 2 bar della città + 2 bar situati in stazioni di servizio (che non hanno una produzione propria…almeno che io sappia…) ho contato solo 4 pasticcerie note.
Ovviamente la cosa mi ha fatto riflettere. Mi sono chiesta:
“Galatina e frazioni contano qualche decina di pasticcerie, tutte rinomate, ed offre la possibilità di assaporare pasticciotti di diversa fattura, ciascuno con caratteristiche proprie, ma tutti egualmente speciali. Come mai tanti esercenti hanno deciso di non prendere parte all’iniziativa?”
“Gli organizzatori dell’evento si dicono soddisfatti della riuscita a livello provinciale e oltre ma cosa ne pensano di questo ammutinamento generalizzato?”
Tuttavia le domande principali che ho posto a me stessa, sono:
“Alla fine di tutta la giostra, una volta concluso il “Pasticciotto Day”, la Città di Galatina, come qualunque altro Comune aderente alla manifestazione, ha un ritorno dal punto di vista economico, socio-culturale, turistico?”
“Se si, quali sono i parametri, gli elementi da considerare per avere contezza di tale ritorno, dando per scontato che ci sia?”
“L’Assessore Mauro che ha manifestato, con tanta enfasi, tutto il suo apprezzamento per il “Pasticciotto Day”, può dimostrare e documentare il vantaggio che ne ha la Città di Galatina in termini di visibilità e di notorietà nei circuiti turistici, derivanti dalla partecipazione all’evento?”
L’Amministrazione Comunale ha richiesto l’istituzione dei marchi denominativi –Galatina, Città del Pasticciotto- e – Pasticciotto di Galatina-
Successivamente alla Delibera di Giunta, il Sindaco Amante si è espresso così:
“Al conseguimento della registrazione da parte dell’Ufficio Marchi e Brevetti, avremo a disposizione uno strumento di promozione che ci permetterà di migliorare la nostra comunicazione, rafforzerà l’identità del territorio soprattutto nell’ambito dell’arte dolciaria. Diventa ora importante la collaborazione tra tutti gli artigiani pasticcieri e tra questi e l’Amministrazione Comunale. In questo senso ci stiamo muovendo perché l’iniziativa non resti un puro esercizio di comunicazione.”
La mancata partecipazione di molti esercenti al “Pasticciotto Day” come va intesa rispetto ai buoni propositi dell’Amministrazione?”
A conclusione di queste osservazioni, provo a tirare un po’ le somme.
Il “Pasticciotto Day” è sicuramente un evento che fa parlare di sé ma purtroppo ce lo diciamo fra noi salentini quanto è buono il pasticciotto.
E’ pur vero che questi dolci divini sono stati offerti al personale delle strutture ospedaliere come simbolo di rinascita ed uscita dal Covid. Gesto nobilissimo.
E poi? Quali azioni sono state messe in campo per far conoscere il pasticciotto al resto dell’Italia e del mondo, durante gli altri 364 giorni dell’anno?
Come fanno i turisti italiani e stranieri a sapere che qui, in Salento, si può assaporare una così grande prelibatezza?
Perché un concetto deve essere chiaro: “Il pasticciotto va mangiato QUI, fatto secondo tradizione, appena sfornato, caldo e fumante.”
Pertanto chi di competenza (….e a livello cittadino mi rivolgo all’Assessore al ramo) si impegni veramente e concretamente a promuovere come si deve la Città di Galatina che con la sua storia, la sua tradizione, le sue bellezze architettoniche, le sue prelibatezze ed i suoi pasticciotti, deve entrare a pieno titolo nei circuiti turistici nazionali ed internazionali.
E non raccontiamoci sempre le solite cose, ossia che a Galatina, nel periodo estivo, i turisti italiani e stranieri sono tanti.
Lo sappiamo ormai bene ….che molti turisti sono solo di passaggio, visitano la Basilica di Santa Caterina, mangiano un pasticciotto facendo una passeggiata in centro e vanno via.
Alla Città di Galatina serve un turismo prolungato, stanziale, destagionalizzato. Ovviamente occorre creare tutte le premesse affinché la Città acquisti tali caratteristiche. Il turista deve trovare ottime motivazioni per venire a Galatina e per ritornarci con piacere ed entusiasmo in ogni momento dell’anno.