Il Sedile

Galatina/Paola Carrozzini: “Vi spiego perchè Il programma di interventi per il Diritto allo Studio è asettico, distaccato e privo di emozioni”

“Avrebbe potuto avere tanti nomi, certamente non quello di Programma, ancor meno Comunale”.

Cronaca/di Paola Carrozzini consigliere comunale Lista Carrozzini

Il  PROGRAMMA COMUNALE degli INTERVENTI per il DIRITTO ALLO STUDIO e per la promozione del sistema integrato di Educazione ed Istruzione da 0 a 6 anni, sottoposto al vaglio ed alla delibera del

Consiglio Comunale del 26-11- 2020, è asettico e distaccato, privo di emozioni e di ogni sforzo di partecipazione vera e concreta alla realtà scolastica di Galatina.

Non vengono minimamente menzionati argomenti come Educatori e OSS nelle Scuole, Alternanza Scuola-Lavoro, Istituzione di Borse di Studio per meriti, Trasporto Scolastico nell’ambito del Comune, Progetti di interazione Amministrazione-Scuole, Connessione Internet per le Scuole.

La Regione vuole da tutti i Comuni la sola compilazione di schede di sintesi.

Tuttavia la Regione non esclude che l’Amministrazione possa integrare il Programma con iniziative, azioni e progetti che rispondano a reali esigenze provenienti proprio dalle Scuole.

L’Amministrazione avrebbe potuto, se ne avesse avuta l’intenzione, presentare in Consiglio una versione maggiormente calata nel contesto scolastico di Galatina e maggiormente rispondente alle richieste delle Scuole.

In sede di Consiglio, nel momento in cui sono state mosse queste contestazioni, l’Assessore all’Istruzione ed il Sindaco hanno sostenuto fermamente che l’Amministrazione lavora  moltissimo per le Scuole ed è sempre in contatto con i Dirigenti per soddisfare le esigenze che regolarmente vengono avanzate.

A smentire quanto sopra affermato, si porta come esempio la richiesta (NEGATA su due piedi dalla Giunta Comunale) di dirottare i progetti (In Reading e Monitor) del Servizio Civile verso un servizio di supporto a bambini BES per la Didattica a Distanza.

Per via dell’emergenza Covid, una nota del Ministero consentiva di variare i progetti del Servizio Civile, già dal 31 luglio 2020 e nel rispetto delle condizioni dettate dalla normativa. Successivamente, in seguito al prorogarsi dell’emergenza, tale variazione è stata resa possibile dal 14 ottobre 2020 e fino al 31 gennaio 2021.

Quindi la normativa consentiva ciò che l’Amministrazione non ha voluto attuare senza neppure interpellare i diretti interessati (ossia i ragazzi coinvolti nel Servizio Civile) che sono stati (forse) informati a decisione presa.

In tutto questo il Sindaco ha dichiarato, in sede di Giunta, che “dei problemi di bimbi BES deve occuparsi la ASL”

Un altro esempio di come l’Amministrazione ritiene di occuparsi delle problematiche delle Scuole può essere la soluzione adottata lo scorso anno riguardo al trasporto scolastico nel tessuto urbano: “-1 (uno) Pulmino di proprietà del Comune, vinto con la partecipazione a Mezzogiorno in Famiglia – un autista preso in prestito dalla ditta Tundo Trasporti – 50 corse all’anno per tutte le Scuole di Galatina (più di 4000 studenti) – spesa totale dell’operazione 9000 euro.

Proposta inaccettabile tanto che l’Amministrazione ha pensato bene di accantonarla.

Ora invece sta progettando un servizio di scuolabus comunale. Non ha preventivato i tempi di attuazione. Aspettiamo.

-A proposito di trasporto, do informazione  che la mia proposta tante volte avanzata presso il Sindaco, all’inizio del suo mandato, di inglobare il trasporto scolastico nel piano di trasporto urbano (e tutte le volte mi ha risposto che non era possibile) è stata portata, su mia sollecitazione, dall’Assessore Tundo ai tavoli di lavoro della Provincia, è stata accolta ed inserita come miglioria (solo per il Comune di Galatina) al bando di gara per l’individuazione  di un’unica ditta di trasporto urbano ed extra per la Provincia, è stata anche approvata dal Consiglio Provinciale e ora è al vaglio del Dipartimento Trasporti della Regione.

Insomma il documento sottoposto ad approvazione in  sededi Consiglio, avrebbe potuto avere tanti nomi, non certamente quello di PROGRAMMA COMUNALE.

E’ un piano deficitario di tanti aspetti e argomenti perché possa essere chiamato PROGRAMMA e soprattutto perché possa essere indentificato come COMUNALE.

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