Il 23 agosto 2024 su queste pagine è stato pubblicato il seguente articolo: https://www.ilsedile.it/galatina-stefano-rizzelli-ha-incontrato-la-sua-terra-natale-e-le-generazioni-che-da-essa-cercheranno-di-fuggire/
La Presidente della pro Loco Galatina ci ha inviato una nota in cui ha espresso il suo punto di vista sul contenuto dell’articolo. Pubblichiamo il suo pensiero a cui fa seguito la replica del Sedile.
“In qualità di presidente della Pro Loco di Galatina, invito l’anonimo
detrattore, a visitare oggi pomeriggio presso il Padiglione blu dalle
16.00 alle 20.00, l’istallazione TERRA PROMESSA a cura di Stefano
Rizzelli, così potrà rendersi conto personalmente del messaggio che si
vuole trasmettere.
Pubblicare immagini che non corrispondono allo stato dei luoghi
destinati all’evento, perché ripuliti, non fa onore né all’intelligenza di
chi scrive e tantomeno alla nostra città,
Le scelte artistiche sono state ampiamente spiegate in conferenza
stampa definendo gli stati attuali di degrado della Fiera, cornice ideale
per la realizzazione della installazione e del messaggio che si vuole
veicolare.
Personalmente e a nome della ASSOCIAZIONE PRO LOCO, ringrazio
il nostro tecnico e vicepresidente ing. Andrea Coccioli, l’ufficio tecnico
del comune di Galatina, Il Sindaco dott. Fabio Vergine e gli assessori di
competenza, in particolar modo il mio riconoscimento, va agli Assessori
Spoti e Stasi che, anche durante il periodo di ferragosto hanno
sacrificato le proprie ferie per essere presenti e verificare che il tutto si
svolgesse secondo le regole e a garanzia della tutela della salute dei
visitatori, così come l’impegno della Protezione Civile dei volontari
Proloco che hanno gestito il contingentamento degli ingressi.
La cultura non ha prezzo ma, per acculturarsi ci vuole studio, tempo,
dedizione e intelligenza. Buon lavoro e benvenuto in Pro Loco a chi
decide di voler portare avanti “GALATINA VETRINA DI ARTE E
CULTURA”.
A conferma di quanto sopra, riporto il pensiero del Vice Direttore RAI
Stefano Rizzelli.
“L’uso del Padiglione blu della fiera è stata una specifica richiesta
dell’artista in conformità con le sue esigenze comunicative e soprattutto
in linea con le importanti sperimentazioni artistiche effettuate alla
Biennale di Venezia nelle ultime edizioni e in tante altre location in
Italia e all’estero. L’amministrazione comunale e la Pro Loco di
Galatina con lungimiranza hanno sposato le richieste di Rizzelli e si
sono adoperate con fatica per portare a termine il progetto”
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Gentile Presidente della Pro Loco Galatina, riceviamo e pubblichiamo la sua nota di replica al nostro articolo del 23 agosto. Libero il campo dalla sua tesi “complottista” e chiarisco subito che non c’è nessun fantomatico “anonimo detrattore” si tratta di un articolo redazionale per il quale c’è il direttore responsabile che si assume la paternità e responsabilità.
Siamo sopresi. Si comprende poco il senso della sua indispettita replica perchè abbiamo scritto di fischi e si è compreso fiaschi, a meno che non sia stata sollecitata da “terzi” e questo si che darebbe un senso al tutto. Il riferimento è rivolto ovviamente a quei tecnici comunali (e non), a quei responsabili politici dell’amministrazione Vergine, a cui Lei, invece, dedica quasi la metà della sua nota per ossequiare e ringraziare in modo particolarmente accorato.
Avesse letto con la necessaria attenzione e serenità il nostro articolo avrebbe certamente notato che in nessun passaggio abbiamo mai inteso mettere in discussione o giudicare la manifestazione. Condividiamo il suo concetto generico che “la cultura non ha prezzo” anche se, come questa, essendo finanziata con soldi dei contribuenti (i nostri) qualche attenzione bisogna certo averla. Non comprendiamo poi come possa contestare l’evidenza, le foto da noi pubblicate non solo corrispondevano alla realtà del 22 agosto 2024 (giorno dello scatto) ma ancora oggi chiunque voglia farlo può verificare: i luoghi sono nel medesimo stato. Se non si offende le facciamo una battuta: ci ha invitato a visitare la manifestazione ma Lei lo ha fatto ? Siamo certi di si, perchè allora affermare il contrario della realtà? Non rende onore alla sua intelligenza e a quella della città.
Lei conclude affermando che “l’uso del Padiglione Blu della Fiera è stata una specifica richiesta dell’artista in conformità con le sue esigenze comunicative….” e su questo nulla quaestio: chiedere è legittimo ma alle esigenze di legalità e sicurezza, necessarie affinché si potesse rispondere positivamente alla richiesta, avrebbe dovuto pensarci l’amministrazione comunale proprietaria dei locali. E’ proprio su questo che abbiamo evidenziato le nostre perplessità nel precedente articolo, ponendo delle domande ai legittimi destinatari che non potevano essere i responsabili della Pro Loco ma i tecnici comunali e gli assessori da Lei tanto ringraziati.
Ci risulta che qualche anno addietro l’allora Dirigente dei Lavori Pubblici, Arch. Miglietta, aveva dichiarato inagibili i locali della Fiera. Chi e quando ha dichiarato il contrario rendendo fruibile il padiglione Blu (che di blu ha solo il ricordo)? Negli atti pubblici comunali non v’è traccia. Voci di corridoio parlano di una stravagante (è un eufemismo) commistione tra l’Amministrazione e qualche componente tecnico (purtroppo di storica memoria per la città) della Pro Loco. Ci si augura siano solo voci e che tali restino.
L’aver previsto una frequenza di pubblico inferiore al massimo previsto dalla legge avrà permesso di bypassare la Commissione Spettacolo, quindi nell’autorizzazione si è evitato di coinvolgere i Vigili del Fuoco, la ASL e le Forze dell’ordine che mai crediamo avrebbero permesso l’uso di un padiglione fatiscente. Tutto è stato gestito negli uffici comunali e quindi, la domanda è d’obbligo: Chi ha autorizzato (con quale atto pubblico?) ha almeno richiesto la presenza di estintori nei locali? Ci risulta non ci sia stata traccia e dubitiamo che fosse bastata la solo macchina della Protezione Civile a gestire un eventuale incendio. Perché l’amministrazione non ha inteso riparare almeno il vetro della porta d’ingresso pericolosamente sfondato ? Sull’impianto di areazione situato a soffitto nel padiglione è stato effettuato un qualche controllo di stabilità? Sembrerebbe che la tubazione si gonfiasse in modo “strano” con l’aria proveniente dall’esterno. E’ utilizzabile per una manifestazione un locale sprovvisto di energia elettrica e di acqua con i bagni inutilizzabili ? Ci risulta la totale assenza anche di un bagno chimico.
Sono queste e tante altre le domande poste e da porre a cui dare una risposta. Come risposta, invece, è giunto soltanto un silenzio assordante da parte dei beneficiari dei suoi sperticati ringraziamenti e la sua nota che ci parla di qualcosa sulla quale nessuno ha fatto un minimo cenno.
La ringraziamo, quindi, per l’attenzione, Presidente, ma dobbiamo rimandare indietro le sue lamentele invitandola a rileggere l’articolo in oggetto. Magari potrebbe trarre qualche nuovo, ulteriore spunto di riflessione che prima, nella fase organizzativa, le era forse sfuggito.
La ringraziamo, inoltre, per averci dato l’opportunità di riproporre ai tecnici comunali, al Dirigente, agli assessori interessati ed al Sindaco Vergine le nostre domande per le quali non nutriamo speranza di risposta perché probabilmente non ci sono.