Il Sedile

Galatina: per i Servizi Sociali trattasi di un “caso abitativo” ma per i residenti è un “caso mentale”

Lettera di denuncia-diffida dei residenti di via Scalfo al Sindaco ed all’assessore ai Servizi Sociali. L’uomo recidivo, ha compiuto lunedi l’ennesimo gesto inconsulto. 

Cronaca/ di Redazione

Galatina–  E’ stata protocollata oggi a Palazzo Orsini una lettera di denuncia- diffida indirizzata al Sindaco Cosimo Montagna, dell’assessore ai servizi sociali Daniela Vantaggiato, ed al  comandante della Polizia Municipale Antonio Orefice, nonchè al Prefetto di Lecce per sottolineare dei gravi comportamenti lesivi della pubblica incolumità e del rispetto della persona che da tempo si verificano a Galatina in via Scalfo.

I cittadini di via Scalfo in Galatina- si legge nella lettera denuncia- ormai da più di un anno hanno visto il trasferimento su questa strada del Sig. G.F., soggetto già in cura dai servizi sociali per problemi mentali. Il sig. G.F. ha ottenuto alloggio in una porzione di Palazzo Ferrarese (di proprietà comunale) che allo scopo è stata ristrutturata. Già dai primi giorni di trasferimento ha evidenziato gravi problemi di incompatibilità sfociati in diversi episodi spesso violenti con l’aggressione ad una vicina di casa poi costretta a trasferirsi anche perché confinava con il soggetto“.

Diversi e numerosi – continuano i cittadini firmatari di via Scalfo- sono stati gli episodi: rottura di vetri su strada, aggressione verbale dei passanti e creazione di deposito di materiale ingombrante su strada. Tutti episodi tollerati dai cittadini che più volte hanno chiamato per far intervenire i vigili, che intervenivano non meno di 2/3 volte a settimana e anche al giorno e molto spesso insieme ai residenti hanno cercato di dialogare con il Sig. G. F. al fine di pacificarlo“.

I firmatari passano poi ad evidenziare quella che può essere considerata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che si è verificata lunedi 15 febbraio ed ha messo in serio pericolo gli abitanti del vicinato dell’uomo per le conseguenze che avrebbe potuto avere e che fortunatamente sono state contenute.

L’episodio più grave – si legge infatti-  è avvenuto nella giornata del 15/02/2016, quando verso l’orario di pranzo ci accorgemmo che dall’abitazione del Sig. G. F.  fuoriusciva una grossa quantità d’acqua e come sempre facciamo, più di un residente ha avvisato i vigili per intervenire, ma in questo caso dopo che qualcuno di noi ha incontrato il soggetto in forte stato di agitazione e ritenendo la situazione pericolosa per la pubblica incolumità si è ritenuto di allarmare maggiormente le autorità sull’accaduto, infatti un nostro residente ha preavvisato i vigili e in particolare il vigile di turno all’ufficio alle ore 15, che vista la gravità della situazione bisognava intervenire subito a fermare il soggetto e che avrebbe provveduto nella giornata successiva a protocollare DENUNCIA per le gravi lacune riscontrate nell’affrontare il problema da chi di competenza

E’ stato trattato come PROBLEMA ABITATIVO un PROBLEMA MENTALE – accusano i cittadini firmatari-  del soggetto che meriterebbe cure adeguate e strutture atte a seguire la persona senza dover ricorrere sempre e solo a TSO (Trattamento Sanitario Obbligstorio, ndr). infatti, come era stato previsto purtroppo nella serata dello stesso giorno 15 e più precisamente intorno alle ore 21 il sig. XXX dopo aver allagato la casa e la strada ha provveduto ad incendiare l’abitazione con le conseguenti gravi situazioni annesse (presenza di bombola di gas all’interno dell’abitazione) che hanno impegnato i vigili del fuoco per non meno di 2 ore e allarmato i residenti  per la presenza della bombola all’interno dell’abitazione durante l’incendio“.

La gravità dei comportamenti in merito alle scelte fin ora attuate da chi di competenza- conclude la lettera denuncia-diffida-  ci obbliga a DIFFIDARE i soggetti che fin ora hanno operato delle scelte in merito, per gravi incompetenze nell’operato, non ultimo il T.S.O. prescritto d’urgenza che è stato  eseguito più volte al soggetto nei precedenti episodi ma  ha solo peggiorato le condizioni umane della persona. Diffidandoli e denunciandoli sin da ora se troveranno altri alloggi dove “abbandonare”  il Sig. G. F.

Chiediamo

–          Che venga resa pubblica la delibera di assegnazione dell’alloggio con le relative motivazioni

–          Che l’alloggio sia liberato dal Sig. G. F. per i motivi di cui sopra e venga assegnato a soggetti che hanno reali esigenze abitative

–          Che sia informata struttura atta ad accogliere una persona con questa tipologia di problematiche al fine di trovare la degna collocazione del Sig. G. F.

–          Che le decisioni del caso vengano affidate a soggetti con le giuste competenze in merito al fine di non aggravare ulteriormente le condizioni della persona.


 

 

 

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