Cronaca/di Redazione

Riceviamo una segnalazione, e sicuramente non siamo neanche gli unici ad averla ricevuta, da parte di un gruppo di cittadini di Galatina abitanti in via Emilia.

Causa del malcontento sono ancora una volta i lavori di rifacimento di alcune strade cittadine nell’ambito del progetto “Strada per Strada” finanziato, in quota parte con fondi regionali e in parte con fondi comunali, con complessivi 554.851 euro.

Fu inizialmente il criterio di scelta delle strade da sistemare a sollevare critiche.

La scelta dell’Amministrazione – fu la replica del Sindaco – è stata quella di programmare, fin dal primo giorno degli interventi che eliminassero il pericolo in tutto il territorio comunale, dando la precedenza alle strade con il manto maggiormente ammalorato“.

Eliminare il pericolo “in tutto il territorio comunale” fu la classica boutade sindacale vista la situazione di dissesto stradale in cui versa la stragrande maggioranza delle arterie cittadine. Il Sindaco non rispose però a quella che era stata la punzecchiatura più pruriginosa che gli veniva rivolta ossia se via Galluccio fosse tra quelle “con il manto maggiormente ammalorato” oppure se la motivazione fosse altra.

Poi fu la volta del locale PD che sollevò la questione dei chiusini lasciati a dislivello rispetto al manto stradale. Dopo un po’ di giorni alla cosa fu posto parziale rimedio, immediata ed alla stessa stregua di chi fosse stata colta con le mani nella marmellata l’assessora al ramo ebbe a scrivere : “La sistemazione in quota dei chiusini, pozzetti, chiavi di arresto AQP sono previsti e regolarmente contrattualizzati nel computo della gara, per la perfetta regola d’arte del lavoro“. Come se fosse la prima volta che tante cose sono contestualizzate sulla carta e sulla carta restano.

Ora, infine, sono i cittadini di via Emilia a chiedere se fossero contestualizzati nel computo della gara anche le evidenti irregolarità al CDS che non solo hanno impedito la regolare esecuzione dei lavori, ma costituiscono anche un serio pericolo all’incolumità fisica delle persone.

Trattasi, informano i cittadini, dello scivolo di un garage privato che fuoriesce dal marciapiede e si addentra nella strada per circa 50 cm con un’altezza media, dal manto stradale, di circa 20 cm. L’anomalia, secondo quanto affermato, è stata rilevata, durante un sopralluogo, anche dal direttore dei lavori che però ha preferito soprassedere e pare anche che non sia stato il solo a soprassedere perché “in questa strada – informano – abita anche un consigliere comunale di opposizione, ma nessuno vede nulla nonostante su quello scivolo rialzato in mezzo alla strada siano caduti giorni fa due ragazzi in bicicletta”.