Il Sedile

Galatina/Redditi online dei consiglieri comunali… rispettosi della legge.

Sono in tanti a non aver presentato documentazione sulla propria situazione reddituale e patrimoniale.

Rubriche/Ricerche&Studi/di p.z.

In attesa di buone nuove sul fronte assessori smemorati, ed annesso responsabile della Trasparenza, procediamo con la rassegna della situazione reddituale e patrimoniale dei consiglieri comunali così come risultante dai dati pubblicati sul sito online del Comune.

Anche in questo caso dobbiamo annotare numerose “dimenticanze” che appaiono oltremodo ingiustificabili visto il largo lasso di tempo decorso dal termine ultimo per la presentazione.

In alcuni casi (chi ha fatto la dichiarazione dei redditi) si sarà trattato di dimenticanza, almeno così vogliamo sperare. In altri (chi non era soggetto per difetto di reddito) si sarà trattato forse di errata conoscenza della legge in materia. Seppur avrebbe dovuto sopperire alla lacuna conoscitiva il responsabile della Trasparenza e Pubblicità, vogliamo ricordare che anche in caso di mancata produzione di reddito è obbligo, in ogni caso, la presentazione di una autocertificazione che attesti di essere un soggetto non dovuto a dichiarazione.

In un caso o nell’altro in caso di perseveranza nell’omissione, ricordiamo ancora una volta, che la legge prevede una sanzione da 500 a 10.000 euro che diventerebbe inevitabile se qualcuno dovesse informare le autorità competenti.

Lasciamo spazio ora ai numeri. Iniziamo dal Presidente del Consiglio Raimondo Valente che nel 2017 aveva dichiarato 22.372 euro, nel 2018 ha dichiarato 29.381. Sull’impinguamento del reddito incidono naturalmente i circa 4 mesi del 2017 in cui ha ricoperto l’incarico di Presidente con relativa indennità.

Tocca poi alla Vicepresidente Paola Carrozzini.  Situazione reddituale praticamente immutata nei due anni. 31.867 euro nel 2017 e 31.370 euro nel 2018.

Tra le file della maggioranza il consigliere Congedo M. Luce ha presentato la propria dichiarazione del 2018 con un reddito di 27.604 euro. Nel 2017 aveva dichiarato 23.468 euro.

Abbiamo poi Palmieri Francesco che nel 2017 aveva dichiarato 21.711 euro . Nel 2018, situazioni quasi identica, ne dichiara 21.760.

Anche per Patera Danilo la situazione è quasi identica nel biennio. Nel 2017 erano stati 42.916 gli euro dichiarati, nel 2018 43.798. Lo stesso dicasi per il consigliere Tundo Vito Albano. Nel 2017 aveva dichiarato 26.971 euro e nel 2018 gli euro sono stati 26.364.

Per il consigliere Diego Garzia il 2017, inteso come anno solare, pare sia stata un’annata completamente da dimenticare. Se nel 2017 inteso come dichiarazione dei redditi prodotti nel 2016 aveva dichiarato 5.332 euro nel 2018 ha dichiarato una perdita d’esercizio di ben 7.677 euro.

Senza ripetermi su quanto già detto in precedenza ora i nomi dei consiglierei di maggioranza di cui non risulta online nessuna traccia di documentazione della loro situazione reddituale e patrimoniale. Sono i consiglieri Cesari Marcella, De Matteis Pierantonio, Prastano Alessio e Vergine Noel Alberto.

Tra i consiglieri di minoranza abbiamo il Paperon de Paperone in assoluto. E’ il consigliere Giampiero De Pascalis che nel 2017 aveva dichiarato 147.504 euro. Nel 2018 si è superato dichiarando 155.790.

Giuseppe Spoti nel biennio resta costante, o quasi. Nel 2017 aveva dichiarato 16.923 euro e nel 2018 ha dichiarato 15.710.

Le dolenti note. Sabato Francesco, De Paolis Michele e Paolo Pulli non hanno presentato alcuna documentazione relativa alla propria situazione reddituale.

A maggiore colpa di alcuni consiglieri vi è anche il fatto che essi non hanno presentato la relativa documentazione e/o dichiarazione patrimoniale sia nel 2017 che nel 2018.

Sindaco sarebbe il caso che Lei intervenisse in prima persona sul responsabile della Trasparenza e Pubblicità per costringerlo a svolgere correttamente ed esaustivamente il suo dovere. E’ una questione di rispetto della legalità e della trasparenza che non sono parole vuote o oggetti ornamentali sono dei valori inestimabili che brillano di luce propria quando sono rispettati e fatti rispettare.

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