Cronaca/di Francesco Saverio Schinzari

Questa mattina ho fatto un giro per la villa comunale adiacente alla stazione ferroviaria.

Avevo visto nella giornata di ieri un paio di operai che avevano piantato una altro alberello tra quelli appartenenti agli arbusti filiformi destinati a fare una brutta fine al primo stormir di fronde, o laddove resistano, a crescita bassa e lenta.

Ho contato quanti alberi ad alto fusto ed ombreggianti sono stati abbattuti negli ultimi anni e recentemente: circa una ventina o giù di lì. Senza aggiungere le palme di media grandezza estirpate da tempo.

Ne sono stati ripiantati sei unità fragili ed esili certamente non comparabili agli ombreggianti pini. Cosa rimane di una villa in pieno centro urbano?

Solo squallore, un distributore di benzina in decadenza strutturale che dovrebbe essere demolito e smaltito a spese dell’Amministrazione Comunale, visto ormai il fallimento della vecchia società di gestione, e dunque un gran benvenuto ( sic ! ) per tutti i turisti che scendono nella nostra stazione con pavimentazione sconnessa e senza manutenzione da tempo unitamente ad uno squallido monumento al marinaio in semi rovina.

Cosa si aspetta ad esempio ad abbatterlo e sostituirlo con una bella fontana illuminata che arredi decentemente la nostra città ed il contesto urbano? Attendiamo con ansia una risposta dalle autorità che sono a Palazzo Orsini e che ci governano. Intanto paghiamo le tasse.