Il Sedile

Galatina/Riflessioni di una lettrice sull’impatto di certe scelte dell’Amministrazione in relazione al disagio e alla qualità di vita dei cittadini

Lettere/di A.M.

Carissimo Direttore,

due settimane fa c’è stata a Galatina la giornata senza auto che mi ha portato a fare alcune riflessioni sulla coerenza delle scelte fatte dall’attuale classe politica.

Scelte che, secondo la mia personale opinione, vanno in direzioni opposte. Premetto che questo scritto vuole essere un utile contributo alla discussione, sperando che gli assessori di riferimento leggano e diano, ai cittadini, delle risposte sensate.

Sono sempre stata dell’idea che le scelte delle amministrazioni vanno valutate in funzione anche del disagio e dell’impatto che tali scelte hanno sulla qualità di vita dei cittadini. Non vi è dubbio che alcune scelte, fatte con convinzione dall’attuale amministrazione, hanno drasticamente abbassato la qualità di vita dei cittadini e il benessere degli stessi. E non solo di chi vive in quella parte di città. Una delle scelte più infelici compiute dai nostri politici è senza alcun dubbio il senso unico su Corso Porta Luce. E vi spiego il perchè, partendo proprio da un paradosso a cui, in questi mesi, ho assistito quasi quotidianamente, l’ultimo proprio ieri. Teniamo sempre in mente la giornata senza auto, per capire meglio l’incoerenza delle scelte.

Su Corso Porta Luce, nel tratto a senso unico, transitavano tre o quattro macchine al massimo e per percorrere quella strada ho impiegato pochi secondi con la mia auto. Allo stesso tempo, su Via Mazzini c’era una fila enorme, con le auto incolonnate che arrivavano fino a via Principe di Piemonte. Questo perché via Gallipoli è spesso molto trafficata (c’è chi per non rimanere bloccati in via Mazzini percorre via Principe di Piemonte, arriva in via Liguria, la percorre tutta e gira a sinistra su via Gallipoli) e chi proviene da via Mazzini ha difficoltà ad uscire (anche per colpa delle auto parcheggiate proprio sugli incroci che ostacolano la vista all’uscita dalla strada, ma questo è un altro punto, come anche le auto parcheggiate tra un paletto e l’altro in occasione delle manifestazioni in piazza. E nessuno vede nulla).

Percorrere quella strada, in quelle condizioni, ha un forte impatto sulla qualità dell’aria e sulla qualità di vita dei cittadini. Sulla qualità dell’aria perché per percorrere via Mazzini si impiega diversi minuti (rispetto ai pochi secondi su Corso Porta Luce) con un aumento importante delle emissioni in atmosfera di sostanze pericolose per la salute dei cittadini. Sulla qualità della vita dei cittadini perché chi vive nei dintorni è costretto a respirare sostanze altamente inquinanti e a tenere porte e finestre sempre chiuse. All’inquinamento atmosferico si aggiunge anche quello acustico, perché le persone, esasperate dall’attesa, iniziano a suonare i clacson. Inizia uno e tutti a suonare! Praticamente, vivere in quella strada e nelle strade limitrofe è diventato impossibile.

Inoltre, questa scelta ha portato all’eliminazione dei parcheggi in via Mazzini, con tutti i disagi che una scelta simile porta con sé. Una decisione, tuttavia, inspiegabile, perché va esattamente nella direzione opposta da quella percorsa da molti comuni che riservano i posti auto delle vie del centro ai residenti. Basta fare un giro nelle altre città per vederlo. Nel nostro caso, non solo sono stati tolti loro i parcheggi, ma quei pochi rimasti sono occupati dai non residenti, dai turisti e da qualche commerciante che, spostando continuamente il disco orario, parcheggiano indisturbati per ore su via Mazzini, via Luce, via XI febbraio ecc.. E quindi c’è chi, per trovare parcheggio vicino al centro, gira gira e rigira su quelle strade alla ricerca di un parcheggio. Se poi non lo trova, come non lo trova di certo, cosa fa? Parcheggia sui passi carrabili.

Per non parlare poi delle auto parcheggiate in doppia fila su Corso Porta Luce, in un primo momento solo di sera, ora anche la mattina e il pomeriggio. Sembra come se l’amministrazione avesse istituito il parcheggio su entrambi i lati. Quindi, è stato tolto il parcheggio regolare su via Mazzini per “autorizzare” quello irregolare su Corso Porta Luce. Le sembra normale tutto questo?

Insomma, l’amministrazione ha pensato di fare una scelta da “grande città” ma ha peggiorato la qualità dell’aria e della vita dei cittadini.

Il secondo punto che vorrei toccare riguarda i semafori di Corso Porta Luce. Chi percorre Corso Porta Luce provenendo da via D’Enghien e deve svoltare a sinistra su via Gallipoli, deve attendere 74 secondi perché scatti il verde, con un forte impatto ambientale perchè le auto ferme a motore acceso non emettono di certo aerosol e contribuiscono così con l’aumentare l’inquinamento di quell’area.

Che senso ha tutto questo? Perché non si fa scattare contemporaneamente il verde per chi deve andare dritto verso la piazza e per chi deve svoltare a sinistra, considerando pure che non ci si “incrocia” con altre auto? E non si dica che lo si fa per i pedoni. Possibile che nessun politico lo abbia notato, uscendo dal comune per andare in piazza? Non lo ha notato nemmeno chi fa finta di battersi per gli alberi?

Il terzo punto riguarda il problema di chi, provenendo da via Gallipoli, deve svoltare a sinistra su via Luce. Una manovra pericolosa e che molto spesso non si riesce a fare perché ci sono auto parcheggiate all’inizio di via Luce sia a sinistra che a destra della strada, proprio in prossimità dell’incrocio, impedendo la svolta su via Luce (anche questo documentato dai cittadini, se mai ce ne fosse bisogno di farlo, anche perché è sempre così, basta fare un giro per vederlo). Quindi chi deve andare nel primo tratto, è costretto a svoltare a destra su Corso Porta Luce, fare la mini rotatoria, attendere 74 secondi perché scatti il verde al semaforo per poi percorrere il primo tratto di via Luce, con un enorme impatto ambientale.

Il quarto ed ultimo punto riguarda il parcheggio selvaggio nel centro. Non c’è rispetto per passi carrabili, posti per disabili, strisce pedonali. L’idea diffusa di cittadini e forestieri è: parcheggia pure sulle strisce, sul passo carrabile, sullo scivolo per disabili, in doppia fila su Corso Porta Luce, tanto non fanno multe. Cosa intende fare l’amministrazione per eliminare il parcheggio selvaggio, assicurare a chi ha il passo carrabile non trovarsi, 24 ore su 24, le auto parcheggiate davanti e per evitare che le auto parcheggino su entrambi i lati di Corso Porta Luce rendendo difficile il passaggio?

Mi aspetto, Direttore, una sua riflessione su questi argomenti (mi dica chiaramente se sbaglio o se sono sane riflessioni), così come mi aspetto una riflessione dei consiglieri di opposizione (che forse pensano più a Noha che a Galatina) ed una risposta alle mie tante domande dal Sindaco, dall’assessore all’ambiente e da quello ai Vigili Urbani, perché la qualità della vita di chi vive in centro, e di chi lo frequenta o lo attraversa, è diventata pessima. E tende a peggiorare ancora di più.

Gentilissima A. M.

un pò come tutti i cittadini di Galatina mi succede spesso di percorrere a bordo della mia auto, per diversi motivi, corso Luce, via Gallipoli, via Mazzini e imbattermi, purtroppo nei disagi a cui Lei fa riferimento nella sua mail.

Le racconto un significativo episodio. Alla fine dei primi tre mesi di prova del senso unico (e relativi parcheggi) in corso Luce, un’addetto ai lavori ebbe a chiedermi cosa ne pensassi di quell’iniziativa e quale fosse l’umore ed il parere della gente.

Gli riportai il mio pensiero negativo, che ho più volte riportato anche su queste pagine, spiegandogli il perchè e gli riportai anche quello si captava in giro dall’umore della gente.

Mi fu risposto: “Lo so ma “quello” ha raccolto 60 firme “. Non le dico chi fosse “quello” ma le aggiungo (forse lo saprà benissimo) che tra gli abitanti della zona di firme ne sono state raccolte il doppio se non il triplo. Ma niente da fare. Quel senso unico da provvisorio divenne definitivo. Pare proprio, gentilissima signora, che a Galatina ci sta chi può e chi non può , che è poi una variante “civica” della più nota risposta data dal Marchese del Grillo a chi gli chiedeva perchè gli altri fossero arrestati e lui no.

Detto ciò gentilissima signora non mi resta che ringraziarla della sua mail e salutarla (p.z.)

Exit mobile version