Era assente anche il Vice Sindaco?
Il Consiglio comunale avrebbe dovuto svolgersi ieri, giovedì 25 marzo, ma è stato rinviato, in seconda convocazione ad oggi, 26 marzo alle 17.00.
Essendo stata completamente assente la comunicazione istituzionale sulle cause ostative allo svolgimento dei lavori consiliari dobbiamo affidarci alla comunicazione ufficiosa…ma non tanto.
La più accreditata parla di una indisponibilità del sindaco Amante ad essere presente ai lavori per “gravi motivi di carattere personale o familiare”.
Credo e spero non sia quella vera. Lo spero perché ciò significherebbe che nessun grave problema affliggerebbe il Sindaco.
Lo credo perché, come è risaputo, il Sindaco, tra le altre, provvede anche alla nomina di un vice sindaco che lo deve sostituire e rappresentare in caso di sua assenza. Sennò a cosa serve la nomina di un vicesindaco? Solo a regalare qualche centinaio di euro in più?
Oltretutto, fosse questo il vero motivo del rinvio, rappresenterebbe un grave atto di sfiducia nei confronti dell’assessore, nonché vicesindaco, Giaccari. Sarebbe come dire che non è ritenuta dai suoi colleghi all’altezza del compito.
Oltretutto, fosse quella (e, ripeto, spero di no) la vera motivazione del rinvio, risulterebbero inspiegabili i tentativi (riusciti) del Presidente del Consiglio di giungere ad “una soluzione della pratica”, col beneplacito delle minoranze, fuori dal consesso consiliare.
Cosa ci sarebbe stato mai di tanto strano che il Presidente avesse dato inizio ai lavori consiliari, insieme al vice sindaco, e poi avesse chiesto il consenso al rinvio in seconda convocazione.
Un altra soluzione, meno bella ma politicamente più “elegante” del fare carbonaro con cui si è mossa la maggioranza, avrebbe potuto essere quella di far mancare il numero legale ed automaticamente i lavori sarebbero stati rinviati.