Gentile sig. Baldari,
la Sua segnalazione, prot. 0047318 del 26/08/2013, verrà immediatamente inoltrata all’amministrazione comunale competente, che ha il potere di emettere le ordinanze di rimozione dei rifiuti e di comminare le eventuali sanzioni. ARPA Puglia non è dotata di tali poteri, ma fornisce il proprio supporto tecnico agli enti e alle amministrazioni comunali che ne fanno richiesta.
Quella che leggete sopra è la risposta dell’ Arpa Puglia all’ appello-denuncia degli ambientalisti sul degrado e abbandono in cui versano “li grutti”. Una scena che fa parte del filone della più classica commedia all’italiana. Quella scena a cui si assiste ogni qualvolta ci stanno delle responsabilità o bisogna muoversi per fare qualcosa. Son tutti incompetenti per materia, son tutti all’oscuro di tutto, tocca sempre all’altro muoversi magari ti scoprono pure in base ad una legge divina datata pre diluvio universale che Mosè si era dimenticato da far scrivere sulle tavole. A pagare , nella commedia all’italiana, è sempre l’ultima ruota del carro. La situazione si capovolge, naturalmente, se ci sta da spartire qualche fetta di torta oppure ottenere qualche medaglietta, qualche lustrino in più. Abbiamo pertanto appreso che l’Arpa è incompetente per materia, rimozione e multe spettano all’Amministrazione Comunale. Nulla ci dice circa l’immissione in aria di fumi inquinanti derivanti dalla combustione di ruote, lastre, eternit , materie plastiche e proprio, con un piccolo sforzo di volontà, anche dei fumi di alcune fabbriche che operano giusto da quelle parti e di cui nessuno, stranamente, mai ne parla. Tutti, a tutti i livelli, fanno gli indifferenti e intanto la gente muore di cancro. Mettiamo ora da parte l’Arpa e passiamo a chi la stessa ha passato il testimone ossia l’Amministrazione Comunale. L’Arpa ha scritto:”Verrà immediatamente inoltrata all’amministrazione comunale competente, che ha il potere di emettere le ordinanze di rimozione dei rifiuti e di comminare le eventuali sanzioni”. Prima che il rogo distruggesse buona parte della discarica a cielo aperto ci stava di tutto anche oltre l’immaginabile, ciò che il fuoco non è riuscito neanche lui a distruggere è solo un piccolo raccapricciante scenario, di ciò che albergava in quella zona. Ci sta da chiedersi se l’ispettore ambientale ha notato quello scempio nel corso dello svolgimento del suo lavoro. Se l’ha notato avrà sicuramente fatto le dovute segnalazioni ai suoi superiori. Se i suoi superiori le hanno ricevute avranno sicuramente investito l’assessore al ramo e qui siamo giunti quasi al capolinea. Cosa ha fatto l’assessore al ramo? Avrà informato il Sindaco e la Giunta. Qui siamo ora veramente al capolinea. Cosa ha fatto il Sindaco e la Giunta? Qui la solita scenetta alla commedia italiana vuole che si ritorni all’inizio e ci si fermi al solo primo imputato e cioè all’ispettore ambientale il quale non ha o non avrebbe visto nulla e quindi unico responsabile di quell’ignobile degrado. Quale domanda vi porrete voi? Sicuramente sarebbe: “A cosa ci serve l’ispettore ambientale se non fa nulla?” Io avrei però anche un’altra domanda:” Ma quando si parla di una cripta basiliana, di frantoi ipogei, mura messapiche e di altre significative tracce della storia di Galatina non stiamo parlando di Cultura? Naturalmente di quella con la C maiuscola.